La Sicilia avrà il suo Commissario per la realizzazione dei termovalorizzatori. Dopo gli annunci e le polemiche di ieri l’emendamento al Dl Energia che permetterà a Palazzo Chigi di conferire a Schifani i poteri speciali per la costruzione di tanto agognati impianti è stato approvato alle prime luci dell’alba dalle commissioni Attività produttive e ambiente di Montecitorio.
L’emendamento firmato dal deputato di Forza Italia Francesco Battistoni e dal leghista Andrea Barabotti nella sua versione finale recita: “al fine di assicurare, in via d’urgenza (…) il completamento della rete impiantistica integrata che consenta, nell’ambito di un’adeguata pianificazione regionale del sistema di gestione dei rifiuti, il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e l’adozione di metodi e di tecnologie più idoneità a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il Presidente della Regione Siciliana è nominato Commissario straordinario“.
Dunque un commissariamento ampio sul tema della gestione dei rifiuti che sempre secondo la nuova norma avrà durata di due anni e potrà essere prorogato o rinnovato.
Ma veniamo agli ambiti (super) poter del Commissario. L’emendamento stabilisce che il Commissario “adotta, previo svolgimento della valutazione ambientale strategica, il Piano regionale di gestione dei rifiuti (…) finalizzato a realizzare la chiusura del ciglio dei rifiuti nella regione, includendovi a tal fine, valutato il reale fabbisogno, la realizzazione e la localizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione di rifiuti il cui processo di combustione garantisca un elevato livello di recupero energetico”. Al Commissario spetterà inoltre approvare i progetti dei nuovi impianti, assicurarne la realizzazione mediante procedure ad evidenza pubblica e avrà la facoltà tramite ordinanza di superare tutte le autorizzazioni, pareri, visti e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori.
Le ordinanze del Commissario avranno però dei paletti fissi e invalicabili. L’emendamento fa un elenco chiaro dei vincoli a cui il Commissario e le sue ordinanze sono sottoposti: le disposizioni del codice delle leggi antimafia e le misure di prevenzione, quelle del codice dei beni culturali e di quello dei contratti pubblici nonché i vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.
Il Commissario però non sarà un uomo solo al comando. La norma prevede infatti che, su richiesta del Commissario, possano essere nominati due subcommissari (a pagamento) che rimarranno in carica 12 mesi rinnovabili. Ci potrà poi essere anche una struttura amministrativa speciale posta alle dirette dipendenze del Commissario che però sarà interamente a carico della Regione Siciliana.
E veniamo alla questione più delicata: le risorse economiche. C’è da dire subito che l’emendamento autorizza l’apertura apposita di una contabilità speciale intestata al Commissario straordinario. Gli investimenti per la realizzazione dei termovalorizzatori non dovranno superare gli 800 milioni di euro e saranno finanziati nell’ambito dell’Accordo per la coesione da definire tra la Regione Siciliana e il Ministro Fitto e dalle risorse del programma regionale FESR 2021-2027.
Molto duro sull’argomento del giorno il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: “In tanti anni di politica non avevo mai assistito alla violenza con cui il centrodestra stanotte ha forzato sulla vicenda del commissariamento dei rifiuti in Sicilia. Un vero e proprio blitz che è partito nel mattino quando i relatori hanno proposto a un decreto legge in conversione, che riguardava gli aspetti energetici del Paese con l’individuazione di misure capestro per l’individuazione di risorse importanti Fsc”.
Il leader dei dem in Sicilia ha, inoltre, eccepito un ulteriore problema posto a cavallo tra il commissariamento straordinario e la compatibilità ambientale che in ogni caso andrebbe ulteriormente verficata.
Adesso comincia la vera corsa per i termovalorizzatori, prossime tappe il decreto di nomina della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il non semplice accordo per la Coesione che farà capire quanti soldi saranno realmente disponibili.