Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha ricordato le origini della nostra Carta autonomistica redatta in seno all’organo consultivo siciliano, che venne poi approvata dalla Consulta nazionale e promulgata con regio decreto nel 1946 e che, infine, divenne legge costituzionale nel 1948: “Settantotto anni fa nasceva lo Statuto siciliano. Il 23 dicembre del 1945, infatti, la Consulta regionale, approvava il progetto elaborato dalla Commissione speciale composta da rappresentanti di sei partiti: da Giuseppe Alessi a Enrico La Loggia e Mario Mineo, solo per fare qualche esempio e da esperti in temi giuridici del calibro di Giovanni Salemi e Franco Restivo. Mantenere viva la nostra memoria storica, oltre che un dovere nei confronti di tutti i siciliani, è importante perché nel passato ci sono le nostre radici, perché il passato ci aiuta a leggere il presente e a scegliere il futuro“.
“La Commissione per lo Statuto, dopo mesi di lavoro serrato e di intenso dibattitto – prosegue il presidente – è riuscita a trovare una sintesi perfetta tra le varie proposte delle diverse parti politiche che animavano quel consesso. Leggendo i verbali di quelle sedute, non mancano duri contrasti politici poiché vi erano partiti di opposte ideologie e forti dissidi giuridici sul merito delle norme, ma tutte le divisioni sono state superate perché a guidare il lavoro dei padri della nostra Autonomia era, innanzitutto, il desiderio di costruire un futuro migliore per la nostra terra. Diverse sensibilità, ma un unico obiettivo: il bene della Sicilia“.
“Oggi, nel ricordare quella giornata storica – conclude Schifani – mi auguro che quello stesso spirito possa tornare ad animare i partiti politici attuali, che sappiano trovare quell’unità d’intenti che sa anteporre la causa comune ai particolarismi. L’obiettivo che deve accomunarci è lo sviluppo economico della nostra regione, il benessere dei siciliani e abbiamo tutti gli strumenti necessari per realizzarli anche grazie alla lungimiranza dei nostri costituenti. Dobbiamo chiudere con la stagione dell’ostruzionismo e della sterile opposizione che blocca tutto e accelerare sulle iniziative che mirano al rilancio della nostra economia. Questo sarebbe di certo il miglior regalo di Natale per i siciliani”.