Probabilmente non è bastata l’iniziativa lanciata dall’Amministrazione comunale di Palermo, #facciamounpatto, per fare rientrare la situazione emergenziale, che ormai è diventata più un disagio quotidiano, dei rifiuti abbandonati in tutta la città, senza alcuna distinzione dal centro storico alle periferie.
Infatti, a distanza di qualche settimana, l’amministratore unico della Rap, Giuseppe Norata, ha lanciato un appello per migliorare la raccolta differenziata “Tutti dovranno impegnarsi a produrre meno rifiuti, questa sarà la vera svolta. La città ha bisogno di un coinvolgimento totale e complessivo di tutti per fare bene“.
Anche se secondo quanto detto dall’amministratore unico “Si cominciano a vedere i primi risultati: la risposta all’istituzione dei Centri Comunali di Raccolta è stata molto positiva al di là di ogni attesa“, ha detto Norata, durante un incontro con la cittadinanza dove si è discusso dei progetti in essere per la sostenibilità ambientale, sugli obiettivi e le prospettive del polo impiantistico di Bellolampo, sul nuovo regolamento dei rifiuti, la rete dei centri di raccolta, il piano straordinario itinerante per i quartieri.
Intanto dovrebbero partire entro l’estate i due nuovi centri di raccolta di Mondello e Sferracavallo.
Per Norata “il risanamento della Rap passa anche da un cambio culturale, sono ancora vive le ferite del fallimento dell’azienda” ma “l’obiettivo, fissato con il Comune è quello di non aumentare la Tari, almeno fino al 2022“.
E sulle discariche: “quelle operanti in pre emergenza nel 2000 erano 511, il 90% sono state chiuse. Oggi in tutta la Sicilia ci sono sei macro discariche gestite come quella di Bellolampo“.
Per chi non collabora, ha detto il comandante della polizia municipale Gabriele Marchese “sono state elevate due multe da 333 euro, cinque da 566 euro e abbiamo sequestrato una motoape perchè trasportava ingombranti. Negli ultimi quattro mesi le sanzioni sono in aumento“.
La risposta dei sindacati
“Chiediamo un incontro urgente al fine di poter partecipare attivamente alla rivisitazione del contratto di servizio adeguandolo sempre più alle esigenze dei cittadini di Palermo e dei lavoratori di Rap. Invitiamo il comune di Palermo a mantenere gli impegni assunti, del resto già nel 2017 e nel 2018 quando con il sindaco Leoluca Orlando avevamo concordato la partecipazione dei sindacati con un proprio rappresentante al tavolo tecnico sul contratto, ma da allora non siamo stati convocati e il contratto, di certo, non e’ stato rinnovato“.
Così a pochi mesi dalla scadenza del contratto di servizio che lega i rapporti tra il Comune di Palermo e la Rap, i sindacati Fit Cisl con Vincenzo Traina, Uiltrasporti con Francesco Sinopoli e Filas con Carmelo Giallombardo sollecitano la sua approvazione e la convocazione al gruppo di lavoro con le parti sociali.
“Il contratto ormai è superato e siamo stanchi di ricordare che esistono attualmente servizi espletati dalla Rap che non trovano una corresponsione nel contratto di servizio e pertanto generano perdite economiche che incidono pesantemente sull’equilibrio economico della società, come ad esempio l’impianto TMB e il recupero degli ingombranti tanto per citarne alcuni” proseguono.
“Riteniamo indispensabile – aggiungono – per il futuro dell’azienda di piazzetta Cairoli che si possa finalmente arrivare alla sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio che dia la possibilità di programmare investimenti per una reale crescita della società, affinche’ un servizio essenziale come quello del ciclo dei rifiuti possa mantenere il carattere pubblico con standard qualitativi eccellenti“.
“Da tempo ribadiamo la necessità di affrontare le tematiche dell’equilibrio economico-finanziario, del piano industriale e della riorganizzazione aziendale con il riconoscimento degli avanzamenti di carriere per quel personale che svolge mansioni superiori già da anni e per rilanciare la società Rap” proseguono.
“Il bilancio consuntivo del 2018 si chiuderà molto probabilmente con una preannunciata perdita di circa 12 milioni di euro che eroderanno quasi l’intero capitale sociale dell’azienda, l’Amministrazione comunale ci dica chiaramente come intende risanare il debito, tra le ipotesi circolate ci sono, l’assegnazione alla Rap di beni immobili e fondi FAS da utilizzare esclusivamente per gli investimenti necessari” concludono i sindacati.
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