A distanza di 18 anni dallo sbaraccamento l’area a monte del villaggio Bisconte è tornata in condizioni di abbandono anche in seguito al fatto che è stata “utilizzata” fino a febbraio 2023 dall’impresa impegnata nei lavori di messa in sicurezza del torrente.
A denunciarlo è il vicepresidente della III Municipalità Alessandro Geraci che attraverso una nota, richiede al presidente I.A.C.P. Giovanni Rovito ed al sindaco Federico Basile di intervenire in maniera celere
La baraccopoli è stata rasa al suolo nel 2005 in seguito dell’assegnazione degli alloggi popolari ma negli anni successivi è diventata una sorta di discarica dove venivano abbandonati rifiuti di ogni genere.
Nonostante l’area sia stata posta sotto sequestro fino al 2020, veniva utilizzata da incivili indifferenti alle regole fino a quando grazie all’intervento del deputato regionale Antonio De Luca è scattata un’indagine dell’Arpa che ha accertato la pericolosità dei rifiuti presenti. L’Iacp ha emesso una diffidata ed è stata effettuata la bonifica e la recinzione dell’area.
“Da quel momento parte dell’area in oggetto sita tra la Via Caltanissetta ed il Torrente Bisconte venne data in concessione alla ditta appaltatrice dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisconte/Catarratti come area di cantiere e movimentazione mezzi- spiega Geraci– Ma a febbraio 2023, completati i lavori, i terreni vennero formalmente consegnati agli enti preposti in uno stato di totale degrado”.
Geraci sottolinea come ancora oggi siano presenti grosse quantità di materiali di risulta estratti dall’alveo torrentizio che hanno alzato notevolmente l’area rispetto al livello strada, inoltre le recinzioni sono quasi assenti e divelte in più punti, con libero accesso a malintenzionati che stanno iniziando nuovamente a conferire rifiuti di vario genere.La vegetazione cresce incontrollata con rischio incendi e la proliferazione di insetti e roditori, inoltre costringe i residenti a percorrere le vie al centro della strada per andare in chiesa o raggiungere le uniche attività commerciali.
“La misura è colma per gli abitanti del villaggio-conclude il vice presidente della Municiplaità- in particolare in via Udine in cui risiedono famiglie con disabilità gravi e gravissime, per cui nonostante abbia palesato in più riunione la situazione sia al Presidente dello I.A.C.P. Giovanni Rovito che al Sindaco della città di Messina Federico Basile, nulla è stato fatto, per cui oggi ho riscritto formalmente chiedendo un celere intervento di scerbatura della vegetazione , ripristino della recinzione di sicurezza che delimita la sede stradale e la bonifica del terreno al fine di riportare le normali condizioni di vivibilità e sicurezza per i residenti”.