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Ristorazione e pubblici esercizi, rinnovato il contratto nazionale di lavoro

venerdì 9 Febbraio 2018
Mimma Calabrò
Mimma Calabrò

Rinnovato, dopo più di 4 anni dalla sua scadenza, il Contratto Nazionale di lavoro che riguarda oltre un milione di lavoratori impiegati, su tutto il territorio nazionale, nelle aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva commerciale e turismo (Fipe, Angem, Lega Coop produzione e servizi, Federlavoro e servizi Confcooperative ed Agci).

Una lunga ed estenuante trattativa – dichiara Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia – che ha visto in prima linea impegnata la Fisascat Cisl Nazionale promotrice, unitamente a Filcams Cgil e Uiltrasporti, anche di grandi iniziative di mobilitazione e protesta che hanno consentito la ripresa dei lavori fino al raggiungimento della firma del rinnovo del CCNL. Un risultato ancor più importante se lo si circoscrive al complicato contesto economico che non ha risparmiato neppure i settori interessati fortemente colpiti dalla crisi”.

A beneficiare del nuovo impianto contrattuale saranno i lavoratori, migliaia solo in Sicilia, dei pubblici esercizi, sale bingo, della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo, dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast foods, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati e mense. Oltre essere stato definito l’aumento economico  pari a 100€ a regime, calcolato al IV livello da riparametrare sugli altri, grande attenzione è stata rivolta all’assistenza sanitaria integrativa, alla possibilità di prevedere di istituire anche un premio di risultato a titolo di elemento economico di garanzia a favore di tutti quei lavoratori dipendenti di aziende che non hanno un proprio Contratto Integrativo aziendale o territoriale.

Innovativa – continua la Calabrò – la parte riguardante il protocollo sul sistema di appalti nel settore della ristorazione collettiva e delle mense, dove sono impiegati migliaia di lavoratori, con particolare riferimento alle tutele previste, nei cambi di appalto, a tutela e mantenimento dei livelli occupazionali, prevedendo la riassunzione del personale regolarmente iscritto a libro paga“.

Particolare attenzione è stata, inoltre, data al welfare, incrementando il contributo a favore dell’assistenza Sanitaria Integrativa a carico del datore di lavoro. “Un importante passo avanti è stato fatto a favore dei lavoratori – conclude la Calabrò – ora necessita attuare ogni possibile strategia che possa facilitare una seria ripresa del settore vittima in questi ultimi anni, sopratutto in Sicilia, di una crisi dalla quale ancora di stenta a uscire“.

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