Vertice di maggioranza appena iniziato a Palazzo d’Orleans. Una riunione blindata in cui sono presenti soltanto i coordinatori regionali di tutto il centrodestra. Non sono stati ammessi i capigruppo di nessun partito dell’Ars, tranne Genovese che però è presente nella veste di coordinatore del movimento “Ora Sicilia”.
I presenti sono: il presidente della Regione Nello Musumeci, il segretario regionale della Lega, Stefano Candiani, quello dell’Udc Decio Terrana, il sindaco di Catania Salvo Pogliese che rappresenta Fratelli di Italia nell’Isola, Giuseppe Catania e Giovanni Ioppolo per Diventerà Bellissima, Gianfranco Miccichè presidente dell’Ars e coordinatore regionale di Forza Italia. Presente il leader di Cantiere Popolare Saverio Romano. Per “Ora Sicilia” c’è, si diceva, Luigi Genovese e infine, a difendere gli interessi dei lombardiani, Giovanni Di Mauro.
Molti credono che questa riunione non sarà risolutiva a sciogliere tutti i nodi e le nuove nomine da fare per il rimpasto in giunta.
Una settimana chiave per il proseguo della legislatura e del governo Musumeci. Dopo il varo della Finanziaria, e le forti tensioni tra i partiti del centrodestra, con tanto di caccia al deputato e la Lega che ne ha perso già uno andato nell’Udc, il presidente della Regione convoca per martedì un vertice di maggioranza. Al centro della discussione ci sarà il rimpasto, che a meno di sorprese di fatto non ci sarà per le forti tensioni in tutti i partiti. L’unica eccezione sarà l’ingresso della Lega alla quale Musumeci offre i Beni culturali.
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