Gli agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito eseguito due ordinanze di arresti domiciliari, dopo un’intensa fase di indagine ed investigazioni guidate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania.
Si tratta di due persone, Daniele Mirmina Spatalucente, di 29 anni, e Adriano Pannuzzo, di 35, che sono state arrestate con l’accusa di ricettazione in concorso. La Polizia di Stato ha infatti fermato i due uomini a Noto perché trovati in possesso di un martello pneumatico, un bobcat, una benna rubati nel marzo del 2015 nel cantiere di una ditta che stava eseguendo lavori in una scuola. Nel biennio 2014-2015 la ditta catanese MaGeCo, aggiudicataria dell’appalto, eseguiva lavori di ristrutturazione della scuola Maiore di via Platone, nel quartiere Portavecchia.
Tra il 6 ed il 9 marzo 2015, ignoti si erano introdotti nel cantiere, asportando un escavatore ed un bobcat. Al fatto sono seguiti intercettazioni telefoniche e pedinamenti che hanno mostrato lo smercio dei prodotti sottratti; il 3 aprile dello stesso anno i carabinieri pedinarono proprio Pannuzzo che, dopo aver caricato ‘qualcosa‘ nel furgone fece retromarcia dinanzi un posto di blocco sulla statale 115.
Passando da Avola, Pannuzzo arrivò ugualmente nella contrada Bochini – la sua meta – ma venne fermato dai pedinatori delle forze dell’ordine che hanno perquisito la casa di campagna di Pannuzzo. Lì i carabinieri trovarono un martello pneumatico – riconosciuto di sua proprietà dal titolare della ditta MaGeCo – che secondo quanto accertato dagli investigatori il ritrovamento della refurtiva avrebbe fatto desistere i due dall’intenzione di tentare altri colpi nei confronti della ditta.
Il gip ha disposto l’applicazione di adeguate misure coercitive nei confronti dei due a cui sono stati imposti gli arresti domiciliari.