Entrano nel vivo i lavori per realizzare le nuove linee del sistema tram di Palermo. L’apertura dei cantieri della fase due è ormai alle porte. Ad aprire la nuova stagione del trasporto pubblico locale saranno gli scavi della linea C, il cui avvio è atteso già da diversi mesi. In attesa che ciò avvenga, l’Ufficio Mobilità del Comune ha emesso un’ordinanza (la numero 318 del 12 marzo 2025) con la quale i tecnici Francesco Palazzo ed Alessandro Carollo autorizzano la Sis (ditta italo-spagnola incaricata dei lavori) ad effettuare dei controlli necessari all’esecuzione di “rilievi topografici, apertura pozzetti ed esecuzione saggi esplorativi su strada“. Interventi necessari a verificare le condizioni propedeutiche all’avvio degli interventi per realizzare la linea B.
Saggi per realizzare la linea B: le aree coinvolte
Le aree coinvolte saranno piazza Ottavio Ziino, via Emanuele Notarbartolo, piazza Boiardo (attuale terminal), via Generale Di Maria, via Duca della Verdura, piazza Giachery, via dell’Ucciardone, via dei Cantieri, via Montepellegrino e piazza Caponnetto. Ovvero tutte le zone che saranno attraversate, in futuro dalla linea B del tram. A tal proposito, è prevista “la chiusura al transito veicolare non contemporaneo delle semicarreggiate o porzioni di carreggiate mediante cantieri mobili. La ditta esecutrice dei lavori assicurerà in qualunque momento, per il libero transito, almeno una corsia per senso di marcia“. L’ordinanza sarà valida fino a 6 maggio 2025.
Quando partiranno i lavori della linea C?
Gli scavi della linea B, secondo il cronoprogramma, si dovrebbero concludere in contemporanea con quelli della linea C, ovvero la tratta che collegherà la stazione Notarbartolo alla stazione Centrale attraverso un collegamento che interesserà viale Regione Siciliana, via Ernesto Basile e corso Tukory. Nelle scorse settimane, come documentato dalla redazione de ilSicilia.it, i tecnici del Comune di Palermo hanno proceduto ad individuare i cosiddetti capisaldi topografici, ovvero dei riferimenti necessari per tutte le attività di scavo necessarie a realizzare l’opera.
Da allora, tutta la procedura è continuata sotto traccia. Particolare attenzione è stata dedicata al tema degli alberi. Il percorso della linea C infatti intaccherà buona parte del patrimonio arboreo della zona. A tal proposito, è stata sottoscritta una relazione dal consulente incaricato dal Comune di Palermo, ovvero l’ex assessore Giuseppe Barbera, e il Capo Area della Rigenerazione Urbana Marco Ciralli. Il documento è stato inoltrato ai membri di Palazzo Comitini dall’assessore Maurizio Carta. In sintesi, l’idea è quella di “salvare il salvabile”. Ciò attraverso potature strategiche e ripiantumazioni nei pressi dell’attuale posizione degli alberi. Per tutti gli altri, soprattutto per gli alberi in condizioni critiche, non c’è altra strada che la rimozione. Una casistica in cui rientrano ad esempio i 53 esemplari di Jacaranda Mimisifolia che si trovano in corso Tukory. Una di queste piante sarebbe addirittura morta.
Ma quando partiranno i lavori per realizzare la linea C? Le ultime notizie dal Comune di Palermo ipotizzavano una partenza del cantiere intorno alla fine di febbraio. In realtà, sarebbero ancora in corso le verifiche di rito da parte degli organi competenti sulla progettazione esecutiva. Fatto che, di conseguenza, sposta le lancette dell’avvio del cantiere ancora una volta in avanti.
Serviranno altri 350 milioni per completare tutte le linee
Un’opera il cui valore complessivo supererà il miliardo di euro. Il trenino costa. Anche tanto. E i fondi attualmente a disposizione non bastano per realizzare tutto. Servono altri soldi per completare il progetto del tram di Palermo. Il fatto non rappresenta una novità in senso stretto. Come è noto, l’aumento del costo dei materiali di costruzione ha imposto una revisione di spesa a numerosi interventi di edilizia pubblica. Una categoria in cui rientra proprio il tram, ovvero l’opera con la quale l’Amministrazione punta a rivoluzionare il trasporto pubblico locale in città.
Per farlo però, il Comune deve trovare i fondi necessari. Una cifra che, al netto degli stanziamenti già messi a disposizione dal Governo Nazionale, si aggira intorno ai 350 milioni di euro. A metterlo nero su bianco è l‘assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta, all’interno della delibera di Giunta del 21 febbraio 2025. Atto con il quale l’esecutivo di Roberto Lagalla, sostanzialmente, autorizza gli uffici ad avviare l’istanza necessaria a richiedere al Ministero delle Infrastrutture le somme necessarie per realizzare gli stralci residuali delle linee D, E2, F e G, nonché dei relativi cinque parcheggi d’interscambio. Proposta, a quanto riferiscono dal Comune di Palermo, già inviata a Roma.