In Cina continuano a morire animali domestici tramite le “blind box”.
Durante i lockdown anti-Covid, si è diffusa una nuova moda tra la popolazione cinese: acquistare online una “blind box”. Tale pratica consiste nell’acquistare una scatola contenetene un animale domestico vivo, il quale viene inviato tramite posta.
Purtroppo, molto spesso, questi animali arrivano morti e, nonostante la legge cinese vieti il trasporto di animali vivi, l’acquisto continua e vengono spediti cani, gatti, tartarughe, lucertole e ratti di giovane età.
La scorsa settimana, nella Cina orientale, solo pochi giorni dopo che due compagnie di corriere, a Chengdu nella provincia del Sichuan della Cina sud-occidentale, sono state sequestrate e multate per aver consegnato queste scatole contenenti animali vivi, è stato trovato un altro carico in spedizione da un altro corriere.
IL FATTO
Gli ufficiali di polizia postale di Suzhou nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale, hanno trovato diverse blind box, contenenti animali domestici vivi, in trasferimento. Di questi 160 cuccioli sono stati recuperati, 13, invece, erano morti. A darne notizia sono state le stesse l’autorità postali locali tramite il loro account ufficiale WeChat.
Queste consegne espresse erano partite dal villaggio Pizhou di Jiangsu per arrivare a Chengdu in 3 giorni dove sono rimasti in deposito.
Oltre a violare le norme nazionali sulla prevenzione delle epidemie animali possono essere associati altri crimini. Secondo le autorità possono essere stati rubati o appartenere a qualche catena industriale illegale per la vendita di carne di gatto e cani.
Sempre secondo le autorità potrebbe essere una nuova forma di marketing che hanno inventato per smerciare gli animali domestici, ma le indagini sono partita da poco.
Gli animali sono stati “smaltiti in sicurezza biologica” e la compagnia di spedizioni è sotto inchiesta.
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