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San Giorgio, la leggenda del cavaliere martire e del drago

giovedì 23 Aprile 2020
"San Giorgio e il drago" di Hans Von Aachen

“Ogni drago genera un San Giorgio che lo uccide”, Khalil Gibran.

Il 23 aprile si celebra San Giorgio, il santo che viene il più delle volte ritratto come un cavaliere che difende una principessa uccidendo un drago. Protettore degli scout, invocato spesso come difensore contro tutti tipi di pericoli.

Il culto del Santo è molto antico, ma le notizie biografiche certe sulla vita di S. Giorgio martire sono piuttosto scarse.

La maggior parte delle informazioni che si hanno, provengono dalla Passio Sancti Georgii, ritenute però apocrife. Secondo queste notizie, il Santo era originario della Cappadocia, l’odierna Turchia, ed era figlio del persiano Geronzio e della turca Policromia.

“La decapitazione di san Giorgio” di Altichiero

Venne educato alla religione cristiana fino al momento in cui entrò nel servizio militare. Trasferitosi in Palestina, si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano e, comportandosi da valoroso soldato, diventò una delle guardie del corpo e ufficiale delle milizie dello stesso Diocleziano.

San Giorgio fu decapitato per le dimissioni dal suo incarico militare e per aver protestato contro il suo leader pagano, l’imperatore Diocleziano, che guidò la persecuzione dei cristiani a Roma.

Il giorno della sua morte, promise protezione a coloro che avessero adorato le sue reliquie, donò ai poveri tutti i suoi averi, e si confessò cristiano.

La moglie dell’Imperatore fu così ispirata dal coraggio e dalla lealtà di San Giorgio nei confronti della sua religione, che anche lei divenne cristiana e fu successivamente giustiziata per la sua fede.

St George Fighting the Dragon Peter Paul Rubens
“St George Fighting the Dragon” di Peter Paul Rubens

La Legenda Aurea, una raccolta di vite di santi scritta nel XIII secolo da Jacopo da Varagine, racconta che per tenere lontano un mostro che infestava la città libica di Selem, gli abitanti sorteggiavano giovani vittime da dargli in pasto. Quando il sacrificio toccò alla figlia del re, comparse San Giorgio a cavallo, che neutralizzò il drago. Questo portò alla conversione del re e dell’intera popolazione.

Nel Medioevo l’iconografica del drago veniva spesso utilizzata per rappresentare il diavolo e la lotta di San Giorgio contro questo animale divenne il simbolo della lotta tra il bene e il male. Proprio per questo il mondo della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali tra cui l’Ordine della Giarrettiera, l’Ordine Teutonico, l’Ordine Militare di Calatrava, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e molti altri.

 Curiosità

San Giorgio viene festeggiato il 23 aprile, poiché tradizionalmente accettato come data della sua morte nel 303 d.c. e per l’Inghilterra è festa nazionale.

Solo in Italia ci sono 21 comuni col nome di San Giorgio ed è il santo patrono di 169 comuni e di altre località minori.

Uno stato americano e una repubblica russa si chiamano Georgia, sei re britannici, 2 greci e di altri paesi hanno portato il suo nome. E’ patrono dell’Inghilterra, di alcune regioni spagnole, del Portogallo e della Lituania.

San Giorgio viene commemorato anche in Canada, Croazia, Cipro, Grecia, Georgia, Serbia, Bulgaria, Romania, Bosnia ed Erzegovina e Repubblica di Macedonia.

In Sicilia l’importanza di San Giorgio è testimoniata da diverse chiese. A Modica è il patrono della città. Ogni anno la sua celebrazione, che vanta una tradizione secolare, è possibile ammirare la tipica “scinnuta” del santo, il momento in cui il simulacro del santo cavaliere discende letteralmente sui fedeli all’uscita dalla cattedrale di Modica.

Ragusa Ibla, invece, è possibile assistere alla triplice acclamazione di giubilo nel Duomo tra un fiume di devoti.

Anche a Piana degli Albanesi, cittadina in provincia di Palermo, il santo viene celebrato in quattro giorni di festeggiamenti ricchi di spettacoli, tradizioni e giochi medievali, oltre la “Sfilata e benedizione dei cavalli”.

Il suo emblema, ampiamente riconosciuto, è una croce rossa su sfondo bianco. È usata come bandiera nazionale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord con l’unione delle croci di Sant’Andrea e di San Patrizio. In origine la bandiera di San Giorgio era la bandiera della Repubblica marittima di Genova.

Il 23 aprile morì anche il drammaturgo inglese William Shakespeare, il giorno del suo 52esimo compleanno. L’UNESCO ha segnato questa data come Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

 

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