Bloccati concorsi e rimodulazione dei posti letto della rete ospedaliera: questo l’immediato effetto della sconfitta referendaria di Renzi, cadrebbe così la seconda messa a punto dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi dopo il “flop” delle bozze dello scorso 8 settembre. Il vero problema, con la caduta del governo, potrebbe essere quello di non avere più nessun interlocutore con le dimissioni del ministro della salute Lorenzin. Sarebbe la terza rete ospedaliera di Gucciardi; ad inizio anno infatti Beatrice Lorenzin aveva fermato le operazione dei concorsi in attesa della rimodulazione della rete ospedaliera. Ma medici, infermieri ed operatoria OSS mancano; come nel caso di Ragusa dove c’è bisogno di occupare ben 650 posti.
L’assessore Gucciardi però non perde le speranze: “Se l’iter per l’esame del nuovo piano di rimodulazione si fermasse a causa delle vicende che riguardano il governo nazionale sarebbe davvero grave, anzi gravissimo. Finora posso assicurare non ho avuto elementi che mi spingano a essere pessimista. Per i concorsi della cosiddetta “emergenza-urgenza” (in ballo ci sarebbe non meno di 2mila “camici bianchi”- potrebbero essere messi a bando subito. Attendo dal Mef il via libera. Attendevo una risposta da Roma e attendo ancora. Ma sono fiducioso. Al Mef ho mandato gli ultimi dati utili venti giorni fa, cioè ancora prima che il ministro Lorenzin venisse in Sicilia, in occasione della campagna referendaria”.
Si aspetta quindi un segnale dal Ministero di Economia e Finanze, senza il quale non si può sapere il futuro di concorsi e precari. Sulla riassegnazione dei posti letto ha fatto sentire la sua il presidente della Commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo. “A questo punto, forse sarebbe il caso di accelerare, di forzare: Gucciardi porti la rete ospedaliera in Commissione e faccia il decreto. Se il ministero vorrà contestare qualcosa, potrà farlo in seguito. Si è andato oltre ogni ragionevole sopportazione. Basta aspettare, bisogna subito inviare la rete ospedaliera in commissione Sanità all’Ars, pubblicarla e sbloccare i concorsi, quelli che servono per non far collassare il sistema sanitario regionale. Vedremo, poi, chi oserà attentare alla salute dei cittadini””.
L’ottimismo comunque si percepisce e il deputato Beppe Picciolo (in foto a lato) accenna ad un incontro con Digiacomo e Gucciardi durante la prossima settimana in Commissione Sanità:”Ho motivo di credere che stavolta riusciremo finalmente a tagliare il traguardo per le assunzioni essenziali ed indifferibili, del personale medico e non, ancora sospese in attesa della definitiva approvazione della rete ospedaliera“.
La Corte dei Conti ha minacciato il deferimento di manager che ricorrono frequentemente ai contratti a tempo determinato in quanto provocherebbe lo sforamento del bilancio. Si esprime anche il presidente di Federsanità Sicilia Giovanni Iacono: “Stiamo pagando l’ostinazione a voler portare avanti dei piani aziendali che erano palesemente in contrasto con il decreto ministeriale Balduzzi e di alcuni decreti assessoriali della Regione”.