Un recente sondaggio condotto da Altroconsumo ha confermato ancora una volta quanto il Medico di Famiglia sia il punto di riferimento più apprezzato dagli italiani nel panorama sanitario. Fiducia, vicinanza e continuità della cura sono i valori cardine che consolidano il legame tra medico e paziente, rendendo questa figura professionale imprescindibile per la salute della popolazione.
In un contesto in cui l’accesso alle cure diventa sempre più complesso, il Medico di Famiglia rappresenta una certezza per milioni di cittadini. I dati del sondaggio evidenziano come il tempo dedicato ai pazienti, l’attenzione alle loro problematiche e la facilità di comunicazione siano tra gli aspetti più apprezzati dagli assistiti.
Un ruolo fondamentale per la salute pubblica
“Grazie ai cittadini per aver ribadito ancora una volta l’importanza di questa alleanza per la salute – dichiara Luigi Tramonte, segretario regionale FIMMG Sicilia -. Noi Medici di Famiglia ci impegniamo ogni giorno per rispondere ai bisogni di cura della popolazione, ma per farlo al meglio sono necessarie strategie mirate ad attrarre più professionisti e a garantire maggiori risorse organizzative ed economiche”.
“Non possiamo ignorare le difficoltà che il nostro settore sta affrontando – prosegue -. Il calo del numero di medici di famiglia è una questione urgente che va affrontata con investimenti mirati e politiche di sostegno, affinché possiamo continuare a fornire cure tempestive e di qualità ai nostri assistiti”.
Negli ultimi anni, la Medicina Generale ha affrontato sfide complesse, dovute ai cambiamenti demografici e alla crescente necessità di gestire la multimorbilità e la prevenzione primaria e secondaria. Tuttavia, le risorse umane disponibili risultano insufficienti a far fronte a queste esigenze.
Il Contributo dei medici di famiglia
Di fronte a questa situazione, i Medici di Medicina Generale hanno adottato scelte coraggiose, implementando modelli di lavoro in forma associativa, di rete e di gruppo. Queste iniziative hanno consentito l’assunzione di 30.000 collaboratori di studio e 10.000 infermieri, integrati nei micro-team operanti nei 60.000 studi medici distribuiti su tutto il territorio nazionale (in media, uno ogni 5 kmq).
L’efficacia di questa riorganizzazione è confermata dai dati dell’Annuario del Ministero della Salute: nonostante la riduzione del numero di Medici di Medicina Generale, passati da 45.203 nel 2013 a 37.983 nel 2023 (-7.220), si è registrato un raddoppio dei pazienti assistiti a domicilio, da 732.780 nel 2013 a 1.645.234 nel 2023. Parallelamente, si è verificato un calo significativo degli accessi ai pronto soccorso: nel 2023 si sono registrati 18.353.118 accessi (311 ogni 1.000 abitanti), circa 2 milioni in meno rispetto al 2013, quando erano stati 20.551.053 (338 accessi ogni 1.000 abitanti).
In Sicilia, la riduzione del numero dei Medici di Medicina Generale è stata altrettanto evidente, passando da 4.200 nel 2013 a 3.920 nel 2023. Tuttavia, nello stesso periodo, il numero di pazienti assistiti a domicilio è aumentato considerevolmente, confermando l’impegno della categoria nel rispondere alle esigenze della popolazione nonostante la diminuzione delle risorse umane.
Un futuro sostenibile
“I numeri parlano chiaro – conclude Tramonte –. Nonostante il calo dei medici di famiglia, siamo riusciti a raddoppiare le cure domiciliari e a ridurre l’afflusso ai pronto soccorso. Questo dimostra che il nostro impegno e le nuove modalità organizzative stanno funzionando, ma abbiamo bisogno di supporto per continuare su questa strada”.
Questi dati confermano che la Medicina Generale è in grado di rispondere in modo efficace ai bisogni di salute della popolazione, mantenendo saldo il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Tuttavia, il sistema ha bisogno di essere ulteriormente potenziato per affrontare le sfide future.
In particolare, è fondamentale investire nelle risorse umane e nelle infrastrutture, garantendo ai medici strumenti adeguati per rispondere sia alle esigenze dei pazienti sia ai cambiamenti in atto nella professione, che vede una crescente presenza femminile. Solo attraverso un sostegno concreto, il Medico di Famiglia potrà continuare a svolgere il suo ruolo centrale nel garantire la salute degli italiani.