“Il personale precario nella sanità siciliana e il mancato allineamento al Decreto Madia era un’emergenza su cui intervenire. – ad affermarlo è l’assessore alla salute Ruggero Razza durante il forum dell’Italpress – Abbiamo fatto da apripista per le altre regioni italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno perchè il mio atto del 23 gennaio è stato mutuato da altre regioni. Riusciremo, così, a stabilizzare nel 2018 cinquemila lavoratori, che da un contratto di lavoro precario passeranno a un contratto a tempo inderminato“.
“Ci siamo anche dedicati alle infrastrutture – ha proseguito Razza – abbiamo destinato circa 47 milioni di euro per un primo intervento, che ha valore sui residui della gestione della sanita’ accentrata, trenta milioni di questi li abbiamo destinati alla riorganizzazione strutturale di alcuni pronto soccorsi siciliani. Abbiamo riprogrammato una parte dei fondi ex articolo 20. La Sicilia ha a disposizione 800 milioni di euro per interventi strutturali. Di questi, 224 li ho riprogrammati e mandati al Ministero e oggi sono al nucleo investimenti per completare l’iter di autorizzazione. Manderemo, a seguire, una programmazione integrale della restante somma“.
“Abbiamo lavorato intensamente per riallineare la Rete Ospedaliera ai parametri del decreto Balduzzi, facendolo nel rispetto dei territori e dei professionisti. Abbiamo siglato l’intesa con l’Università di Catania per il policlinico etneo, oggi quella con l’Università di Palermo per il policlinico del capoluogo e martedì faremo lo stesso con l’Ateneo di Messina e il suo policlinico. Martedì incontreremo anche i sindacati di categoria. Questo è l’ultimo atto che conclude l’azione di concertazione con tutti i soggetti interessati alla proposta di legge, che poi potrà essere presentata alla Sesta Commissione. E’ stato un lavoro intensissimo“, ha aggiunto l’assessore.
“Sulla Rete ospedaliera le aziende calibrano il fabbisogno, rideterminano la pianta organica, restituiscono l’atto aziendale all’Assessorato regionale che lo approva in funzione della nuova dotazione organica – ha ricordato Razza – Si tratta poi di individuare, nell’ambito del bilancio, la massa economica per procedere ai concorsi per il nuovo personale, tenuto conto che nei prossimi anni in tanti andranno in pensione. Nell’ambito del bilancio complessivo della Regione siciliana la sanità ha un peso significativo di circa nove miliardi di euro. Se noi immaginassimo un’impresa con un volume di affari simili, sarebbe una delle prime cinque imprese italiane: la immagineremmo quotata e con manager di qualità“.
Infine, ha concluso Razza “Entro l’anno riorganizzeremo il servizio di prenotazioni, che sarà basato sul CUP unico regionale. E’ un modello che esiste già in altre regioni, come in Lombardia“. Ha continuato l’assessore rispondendo alla domanda su come si possano abbattere le lunghe liste d’attesa in Sicilia.
“Oggi abbiamo pazienti che prenotano in tre o quattro aziende, perchè ogni azienda ha il suo CUP. Con un’unica prenotazione digitale abbatteremo i tempi. Stiamo lavorando anche su un altro sistema per accorciare le liste d’attesa: acquistare tecnologie in progetto di finanza, già dotate di personale“.