I sindacati Cgil, Cisl e Uil scrivono al prefetto di Caltanissetta per convocare urgentemente un incontro per analizzare l’offerta sanitaria nel territorio Nisseno: “Il Governo Crocetta e la passata commissione sanità hanno le responsabilità sulla neurologia a Gela”, scrivono Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro.
Ecco il testo integrale della missiva:
«Le scriventi organizzazioni sindacali confederali congiuntamente alle categorie del pubblico impiego, sanità pubblica e privata, dopo aver raccolto molteplici preoccupazioni di singoli cittadini e associazioni di volontariato che si dedicano alla cura della persona, in merito alla decisione dei vertici della SANTABARBARA HOSPITAL, più nota nel territorio come Clinica Santa Barbara, presente a Gela da oltre 50 anni, di chiudere a partire dall’1 Marzo 2018 il reparto di neurologia e dall’1 Gennaio il reparto di chirurgia generale e dopo l’incontro odierno con la proprietà ed il direttore sanitario della medesima chiedono una convocazione urgente delle Istituzioni pubbliche interessate.
Le scriventi organizzazioni sindacali, dopo un approfondimento sullo “stato di salute” della sanità nel territorio, denunciano l’atteggiamento e le scelte del passato Governo Regionale che, con l’avallo della passata Commissione regionale sanità, ha generato una riorganizzazione della rete ospedaliera confusionaria, incoerente con il fabbisogno sanitario specifico e generale di ogni singola realtà e disastroso sotto il profilo dei servizi resi.
Nel nostro approfondimento segnaliamo alcune certezze che solo i numeri possono dare e nello specifico evidenziamo che presso il reparto di neurologia, esistente sin dal 1998 presso la struttura sanitaria convenzionata menzionata e inesistente da sempre presso l’ospedale pubblico Vittorio Emanuele di Gela, sono stati assistiti più di 2000 cittadini/pazienti tra consulenze e ricoveri e, per essere ancora più precisi, una parte importante in termini percentuali arriva proprio dal pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele che in organico non ha nessun neurologo. Numeri diversi, per essere precisi più di mille assistiti, per il reparto di chirurgia generale che tratta patologie diffuse e delicate che vanno dai tumori cutanei, ernie, appendice, varici.
E’ del tutto evidente, anche ai non addetti ai lavori, che la soppressione dei due reparti oggetto della presente richiesta di convocazione delle Istituzioni interessate. Cioè Regione siciliana, ASP Caltanissetta, Santabarbara Hospital, sta determinando un clima di forte destabilizzazione tra i cittadini di parecchi Comuni della provincia di Caltanissetta oltre che delle province limitrofe che nei decenni per parecchi interventi chirugici e patologie legate alla branca neurologica, si sono serviti dei reparti menzionati.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 15 del 14 Aprile 2017 l’Assessorato Regionale alla Salute da seguito alla “riorganizzazione della rete ospedaliera” prevedendo presso l’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela una “Stroke Unite” cioè una unità per l’ictus acuto.
CGIL CISL UIL nel ritenere preoccupante, assurdo e irragionevole il modo di procedere nella gestione della sanità nel territorio, ritenendo preziosi per gli utenti i milioni di euro dedicati e destinati ad alcune patrologie, ritengono urgente avere un’idea chiara e definita e per tale ragione si chiede una riunione urgente con i seguenti soggetti Istituzionali che di seguito elenchiamo: Assessorato Regionale alla Sanità, Direzione strategica ASP Caltanissetta, Amministratore e Direttore Sanitario Santabarbara Hospital, Sindaco del Comune di Gela.
Ritiene urgente e utile l’istituzione di un tavolo coordinato da s.e. il Prefetto di Caltanissetta al fine di socializzare alcuni punti interrogati ad oggi privi di risposta, uno tra tutti, se vi è o meno l’esistenza di n. 3 requisiti fondamentali per avere la neurologia e la stroke unite sin da subito presso l’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Quali sono i 3 requisiti? 1)strutturali, 2) organizzativi, 3 tecnologici.
A questa ed altre supposizioni di carattere risolutivo a beneficio della sanità nel territorio, possono rispondere solo le Istituzioni Regionali e nel merito l’Assessorato alla Sanità andando a modifica il decreto regionale. A tal fine chiediamo di convocare le parti citate , sapendo da subito che la coesione di intenti tra le stesse è un fattore fondamentale».
CGIL CISL UIL – (Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro)