Dalle pesanti accuse (tutte archiviate) di concorso esterno in associazione mafiosa a candidato sindaco di Palermo. L’ex ministro Saverio Romano lancia la sua sfida per il dopo Orlando.
Il progetto del partito dei moderati non si è ancora concretizzato, ma ci sarebbe già l’intesa per il nome del candidato sindaco per il Capoluogo siciliano. Ad annunciarlo all’Italpress lo stesso leader di Cantiere popolare:“Ho già indicato ai miei elettori, in un incontro svoltosi a novembre a Cefalù, questa nuova prospettiva politica, dove io mi immagino di fare il sindaco di Palermo”.
L’annuncio è l’occasione per chiarire la sua posizione, dopo che in mattinata Gianfranco Miccichè aveva partecipato a un incontro pubblico al Teatro Savio. Un incontro, è il sospetto serpeggiato tra i vertici forzisti, per tirare la volata alla candidatura di Giulio Tantillo in vista delle prossime elezioni europee.
“Non voglio entrare nel merito della possibile candidatura di Tantillo – chiarisce Romano –. Certo è che se la prospettiva politica dovesse concretizzarsi come mi auguro a gennaio, e comunque prima delle Europee, le candidature dovranno essere concordate in maniera collegiale. Le scelte dovranno farsi insieme. Se il progetto politico non dovesse concretizzarsi, a questo punto ogni partito è libero di candidare chi vuole”.
A quel punto dovranno entrare in gioco le segreterie per scelte che non non più unilaterali. Romano non aspira ad un seggio a Strasburgo, ma non nasconde la sua ambizione: conquistare la poltrona di primo cittadino del capoluogo siciliano. “Personalmente non sono interessato a una candidatura alle Europee. Ma se dovesse concretizzare la prospettiva, immagino di fare il sindaco”.
Un progetto che avrebbe già ricevuto la “benedizione” di Berlusconi. “Verrà dato corpo a un movimento alternativo ai populisti che abbia come obiettivo quello di migliorare l’Europa e non lasciarla. Un cammino che ha mosso i primi passi il 24 novembre a Cefalù e che si realizzerà con il pieno sostegno di Berlusconi”.