Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. Nella notte sono approdati nell’isola 154 migranti dopo che le motovedette della Guardia costiera hanno soccorso, al largo, tre barchini sui quali viaggiavano.
Sui natanti, due salpati da Sfax in Tunisia e uno da Zuwara in Libia, c’erano 48 (13 donne e 2 minori), 59 (5 donne e 5 minori) e 47 (16 donne e 5 minori) originari di Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Nigeria, Sudan, Siera Leone, Egitto, Etiopia, Siria e Iraq.
I tre gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove all’alba c’erano 436 ospiti. Ieri sera, dopo che sull’isola si erano registrati solo due approdi con 84 persone, erano invece in 282. In mattinata, su disposizione della Prefettura di Agrigento, la polizia scorterà 130 ospiti della struttura di primissima accoglienza al porto per imbarcarli sul traghetto di linea Galaxy con destinazione Porto Empedocle.
Altri 125 migranti sono sbarcati, dopo che i tre barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera, a Lampedusa dove, dalla mezzanotte, gli approdi salgono a sei, con 279 persone. Sugli ultimi natanti c’erano 42, 75 e 8 persone originarie di Marocco, Libia, Sudan, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Burkina Faso, Etiopia, Gambia, Nigeria e Senegal. Uno dei barchini, quello con 8 migranti a bordo, è partito da Sabratha in Libia, gli altri due da Sfax in Tunisia. La barca di 7 metri, in ferro, con i 42 a bordo, è stata trovata senza motore. A detta dei migranti è stato rubato da un peschereccio tunisino che li ha trainati fino alle acque territoriali italiane e poi li ha lasciati alla deriva Un modus operandi illustrato oggi, durante la conferenza stampa in Procura ad Agrigento, di molti pescherecci tunisini. Atti di pirateria che nei giorni scorsi hanno portato al fermo di 4 pescatori di Monastir.