Giovedì scorso (4 giugno ndr) la giunta ha approvato un disegno di legge sulla sburocratizzazione “recependo lo stato di emergenza come struttura portante in merito al disegno di legge”.
Un disegno di legge che supera quello elaborato in questi mesi in prima commissione, che proprio martedì 9 giugno dovrebbe arrivare a Sala d’Ercole per essere discusso. Era stato infatti lo stesso presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, ad impegnarsi perché questo documento avesse un percorso preferenziale.
Si tratta di un disegno di legge ‘trasversale’ condiviso da molte forze politiche a Palazzo dei Normanni. Nato in un primo tempo come emendamento alla finanziaria 2020, per velocizzare l’approvazione di quest’ultima era stato stralciato e trasformato in un disegno di legge a sé stante. In un primo tempo gli uffici dell’Ars avevano mosso varie perplessità richiamando una recente sentenza della Consulta sulle competenze in materia di Stato e Regioni. Dopo una serie di aggiustamenti, il testo ha avutp l’ok degli uffici.
“Per quanto riguarda la sburocratizzazione alcune norme non hanno bisogno di passare in Aula. Oggi stesso farò delle circolari per applicarne alcuna Come quella sugli appalti – afferma a IlSicilia.it l’assessore alle autonomie Locali Bernardette Grasso – Il disegno di legge che abbiamo approvato in giunta è un disegno di legge di snellimento. Il testo che ho lasciato in prima commissione in effetti non so quanto sburocratizza. Noi abbiamo approvato un disegno di legge in giunta che supera quello della commissione. Supera alcuni limiti previsti dalle norme nazionali che richiamiamo alcuni principi sulla Protezione civile, modifiche che ci consentono di derogare ad alcune norme previste dalle quelle statali. Abbiamo reso un disegno di legge applicabile perché abbiamo recepito lo stato di emergenza, questa è la struttura portante. Io posso derogare a delle norme solo se agisco in emergenza. Il disegno di legge è oltre. Ci da la possibilità la di Lavorare nella straordinarietà”, continua l’assessore.
Insomma l’assessore non punta il dito contro il lavoro della prima commissione in quanto “nulla è mai perso“. Ma stando alle parole di Grasso, “la giunta ha formulato un testo che supera quello che si discuterà a Palazzo dei Normanni. Non vorrei che attraverso vari titoli di giornale recepiscono un messaggio diverso dalla realtà. Tante cose già attraverso delle mie circolari sono già in atto“.