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il primo discorso del Governatore

Schifani all’Ars: “Massimo rigore in lotta alla mafia e alla corruzione”

giovedì 1 Dicembre 2022

“Prima di dare inizio alle mie dichiarazioni programmatiche, sento il dovere di rivolgere un deferente saluto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, estremo garante della nostra unità nazionale e delle regole inviolabili della nostra Costituzione. Un pensiero e un ricordo indelebile intendo poi manifestare nei confronti di tutte le vittime della mafia, di cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino costituiscono esempio luminare. Il mio governo combatterà col massimo rigore ogni tentativo di infiltrazione della mafia nel sistema regionale della spesa pubblica, adottando criteri e comportamenti rigorosi che valgano anche da deterrente”. Così si è espresso il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nelle sue dichiarazioni programmatiche in corso all’Ars.

La mafia non è di destra o di sinistra – ha detto – persegue i propri interessi tentando di infiltrarsi nelle pubbliche amministrazioni per condizionarne a proprio uso i procedimenti che regolano la spesa ed i canali di finanziamento. Altro pensiero va a tutti i nostri corregionali caduti all’estero nelle missioni internazionali di pace – ha proseguito – Eroi che si battevano per un ideale supremo, lontani dalla loro terra, ma convinti che la pace tra i popoli non è un valore locale ma universale”.

“Ho sempre creduto nella democrazia parlamentare, e anche se eletto direttamente dai cittadini, sono un convinto sostenitore della sovranità ed autorevolezza del Parlamento. Per la verità, mi preme sottolineare come i primi approcci con il governo sono stati estremamente costruttivi ed incoraggianti, ma ciò dovrà tuttavia spronarci a realizzare quelle riforme strategiche che da un lato rendano più efficiente la macchina burocratica e decisionale sulle autorizzazioni, dall’altro lato razionalizzino la spesa regionale cosi come ci viene richiesto dalla Corte dei Conti”.

“Particolare attenzione andrà data al triste tema della corruzione all’interno dell’amministrazione regionale – ha detto – al riguardo ho recentemente invitato, i capi dipartimento ad attivare opportune e periodiche procedure di rotazione del personale, per evitare pericolose forme di incrostazione. Occorrerà quindi riformare le procedure che sono deputate a definire gli atti amministrativi a formazione progressiva finalizzati al rilascio o meno di autorizzazioni che comportino nuovi investimenti, posti di lavoro, crescita del Pil regionale.”

“Troppe attese, a volte caratterizzate da ingiustificabili mancate risposte – ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana – hanno allontanato dalla nostra terra occasioni di sviluppo e crescita correlate ad interessanti iniziative che non hanno potuto aver luogo per colpa del nostro sistema”.

Per Schifani “Un sistema che va cambiato, con il coinvolgimento pieno e totale del Parlamento al quale mi porrò con doveroso spirito collaborativo e costruttivo; ne andrà della crescita della nostra terra, del futuro dei nostri figli, della possibilità di ritorno a casa di quei tanti giovani costretti ad emigrare per trovare un lavoro“.

“E se riusciremo in queste riforme, non vincerà soltanto questo governo, non vincerà soltanto questo onorevole Parlamento, ma vinceranno i siciliani tutti – ha osservato – nello specifico, occorrerà razionalizzare la gestione delle procedure di valutazione ambientale, al fine di migliorare progressivamente il rapporto tra istanze procedibili e provvedimenti emanati ed i tempi di svolgimento delle procedure medesime e, segnatamente, di quelle soggette al parere della commissione tecnica specialistica, che va significativamente riformata”.

“Sarà un governo con grande attenzione al parlamento perché la mia storia è di un uomo che è cresciuto nel parlamento ha creduto sempre nel confronto parlamentare, da presidente del Senato sensibile alle esigenze di maggioranza e di opposizione la democrazia è confronto. Dopo quell’esperienza forte, sono cambiato. Il mio governo avrà sempre le porte aperte per tutti, un confronto privo di pregiudizio, pronto a capire le denunce ne dei fatti, siamo chiamati in un momento post pandemico, abbiamo pagato un prezzo alto- mettiamoci alle spalle quello che è successo e chiedo alla mia maggioranza, che ringrazio, all’opposizione di avviare un percorso improntato alla serenità, la dialettica è sempre importante”.

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