“Il Berlusconi che io conosco non è quello che viene descritto, ingiustamente, in questi giorni. Silvio Berlusconi ha sempre rivendicato l’attività contro la mafia dei suoi governi”.
Così il senatore di Forza Italia, Renato Schifani, commenta la parte di motivazioni della sentenza sul processo relativo alla cosiddetta “trattativa Stato Mafia” relativa al leader azzurro ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
“Ricordo che quando ero capogruppo di Forza Italia al Senato – aggiunge Schifani – nel 2002, giunse proprio dal governo Berlusconi il ddl che prorogava di tre anni il 41 bis, il carcere duro. Finora si era andati avanti a proroghe. Mi confrontai con Berlusconi e gli chiesi se era d’accordo a trasformare quell’istituto in un modello permanente. Da lui ebbi immediato consenso e il provvedimento fu approvato. Nel 2008, invece, fu inasprito il sequestro dei beni, attraverso una norma più incisiva, che ci ha consentito di combattere ed indebolire la mafia aggredendola di più nei patrimoni. A quel tempo ero presidente del Senato e predisposi l’emendamento sulla base delle sollecitazioni giunte da alcuni inquirenti. Anche in quel caso ebbi pieno via libera da Berlusconi”.
Conclude Schifani: “La lotta alla mafia deve, perciò, tanto a Silvio Berlusconi, come ho avuto modo di ricordare ieri in Sicilia in occasione dell’inaugurazione di una nuova strada intitolata a Pio La Torre e Peppino Impastato”.