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Schifani vuole anticipare le amministrative, FdI divisa e punta a giugno. Cortocircuito?

giovedì 23 Febbraio 2023
Renato Schifani

Ci sono novità per le amministrative in Sicilia: il presidente della Regione Renato Schifani vuole anticipare le elezioni in oltre 100 comuni al 14 e al 15 maggio, contraddicendo la delibera di giunta che stabilisce le date del 28 e del 29. Dunque, l’idea è quella di allinearsi alle tornate elettorali che si svolgeranno negli altri comuni d’Italia. Una modifica opportuna, ritengono in molti – quelli di maggioranza – sia per risparmiare denaro pubblico che per evitare influenze politiche dall’alto. Così dice buona parte del centrodestra.

Questa è l’idea del presidente, uniformarsi rispetto ad unica data, ma non c’è nulla di definitivo. Le date che saranno decise a Roma potranno anche essere coincidenti con le nostre. Comunque, non ci sarebbero problemi di organizzazione tecnica”, ha detto l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina. Certo sarebbe un problema politico – se così lo si vuole definire – perché i partiti avrebbero semplicemente due settimane in meno per fare campagna elettorale. “Non cambierebbe più di tanto”, ha aggiunto Messina.

Ma in Sicilia Fratelli d’Italia borbotta. A quanto pare il partito di Giorgia Meloni non sarebbe d’accordo con la decisione del governatore, soprattutto per quanto riguarda Catania, che ritarda a raggiungere una quadra sul candidato successore di Salvo Pogliese. Qualcuno, invece, è dell’idea di allineare le scadenze al resto d’Italia. E l’opposizione va subito all’attacco.

 

Mi sembra che stia arrivando un cortocircuito in maggioranza – dice Michele Catanzaro, il capogruppo del PD all’Ars – perché all’interno del centrodestra ci sono frizioni e posizioni diverse, e nel frattempo FdI chiede il posticipo, addirittura ha chiesto se si possa votare la seconda settimana di giugno, già nei primi di marzo si devono indire i comizi elettorali. Il terzo mandato, che loro hanno approvato in commissione in forma maldestra, va in soffitta, perché non ci sono i tempi tecnici per supportare questa loro idea. Non sanno cosa fare, è l’ennesima contraddizione”.

 

 

E’ normale che il presidente Schifani voglia fare l’election day- ha detto Totò Cuffaro, il coordinare regionale della DC – sarebbe inopportuno che in Sicilia si voti in date differenti rispetto al resto d’Italia, meglio votare tutti insieme. Non credo ci siano problemi politici e non ci sono influenze. Poi, per due settimane di differenza?”. “Si vuole evitare di fare tornate differenti, dimostra la sinergia tra governo nazionale e governo regionale”, ha detto il deputato della Lega Pippo Laccoto.

 

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