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l'intervista

PD, Venuti: “Per comunali puntiamo a liste forti. Manovra? No a contentini a danno degli enti locali” CLICCA PER IL VIDEO

giovedì 16 Febbraio 2023

A ilSicilia.it il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, che ieri si è insediato nel direttivo di Anci Sicilia presieduta da Poalo Amenta. “Mi onoro di rappresentare la provincia di Trapani e cercherò di dare un contributo importante, perché noi amministratori siamo l’interfaccia dei cittadini e rappresentiamo i problemi dei comuni”.

E a proposito degli enti locali siciliani, la situazione non è idilliaca, “C’è difficoltà, ad esempio, nella riscossione e quindi l’accantonamento delle risorse che bloccano possibilità di sviluppo, dai servizi agli investimenti. Non vogliamo dei privilegi, ma quello che ho voluto rappresentare nelle sedi opportune è che il Mezzogiorno non vuole andare a Roma col cappello in mano, bensì chiede di essere accompagnato in un percorso virtuoso di crescita. I comuni devono stare uniti e ritrovare lo spirito per affrontare le battaglie che li riguardano”. Proprio qualche giorno fa, l’Ars ha approvato la manovra finanziaria, ma cosa c’è per i comuni dell’Isola? Venuti fa il punto della situazione e a detta del sindaco si poteva fare di più. “Una finanziaria con una tendenza verso le ombre. All’ultimo minuto, sono stati trovati dei fondi, ma il problema è che gli stessi sono stati presi dal fondo che avrebbe dovuto trasferire le risorse ai comuni. E’ un gioco di allocazioni varie: risorse vengono spostate da una parte all’altra. Auspico che ci sia maggiore attenzione per i contributi diretti e certezza degli stessi. Però devo dire che l’incontro con il presidente dell’Ars e l’assessore Falcone ci ha dato delle garanzie, rispetto ad una programmazione che ci possa consentire per tempo la riorganizzazione delle risorse. Che i fondi delle Autonomie non vengano più gravati dalle riserve, solo per dare qualche contentino che poi mette a rischio il sistema dei comuni”.

Si parla anche di amministrative siciliane e di riorganizzazione del Partito Democratico all’insegna della rigenerazione. Chi guiderà il cambio passo? Alle porte la conclusione delle primarie: mancano ancora alcuni giorni prima della chiusura del voto nei circoli del Pd, a cui possono partecipare solo gli iscritti al partito, dove Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, si contendono la successione a Enrico Letta, come segretario nazionale dei dem.

Ma partiamo dalle comunali, perché la prossima primavera anche Trapani andrà alle urne, e nomi papabili a ricoprire la carica di sindaco ci sono già. “Sarà una tornata interessante, molti comuni della provincia andranno al voto. Il PD punta a liste forti e che presentino il simbolo, soprattutto adesso, dato che parliamo di ripartenza. A livello nazionale siamo all’opposizione, e il momento rigenerativo che stiamo vivendo per noi è importante, ma dobbiamo marcare con una presenza maggiore sui territori per ricostruire un rapporto saldo con i nostri elettori e dare un segnale chiaro a tutti i siciliani. A Trapani si ricandida il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, che vanta una coalizione ampia, e sta discutendo con il PD per trovare delle soluzioni. A Santa Ninfa lo stesso farà il sindaco Lombardino, altrove lavoriamo per costruire sinergie e alternative”.

Un passo indietro verso le scorse elezioni regionali, dove il PD siciliano ha subito la sconfitta. “E’ vero il partito ha perso, ma ha comunque dato dei segnali e ha delle potenzialità, tenendosi intorno al 20%. In Sicilia abbiamo resistito, a Trapani siamo stati la prima lista superando Fratelli d’Italia e altre liste con il vento in poppa. Su Bonaccini, devo dire che è un candidato robusto che considera il Sud, le istanze del territorio sollevate dagli amministratori locali. La Sicilia ha un gap da colmare. Le primarie aperte da qui al 26 febbraio rappresentano un’occasione per discutere di temi importanti, ed è la prima volta che si assiste ad una fase congressuale nei circoli, dove non è prevalsa la contrapposizione né le accuse. L’obiettivo è quello di riconnettersi con le realtà che ci circondano e soprattutto con le zone periferiche della Sicilia che necessitano di essere rappresentate”.

 

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