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La sentenza

Sciacca (AG), donna cade sul marciapiede: richiesto risarcimento

lunedì 15 Gennaio 2024

Una donna di 47 anni, Paola Indelicato, residente a Sciacca in provincia di Agrigento, per una caduta sul marciapiede condanna l’Ente, quale proprietario e custode della strada, a risarcire danni e spese.

La vicenda risale all’agosto 2019, la donna mentre camminava a piedi in via Incisa, all’altezza del portale del Laurana, cade a terra a causa della deformazione della strada riportando lesioni al piede sinistro.

La donna, assistita dallo Studio Legale Marciante con gli avvocati Filippo Marciante e Francesco Trafficante, richiede il risarcimento al Comune di Sciacca che, però contesta e nega la richiesta di risarcimento danni, evidenziando l’assoluta mancanza di responsabilità dell’Ente e chiedendo, anzi, al tribunale di dar conto della responsabilità della donna.

Gli avvocati Marciante e Trafficante dichiarano: “L’accadimento del sinistro si è verificato con le modalità riferite nell’atto di citazione, smentendo così le contestazioni dell’ente convenuto”. La sentenza del Tribunale di Sciacca consolida il principio per il quale l’art. 2051 del codice civile si applica anche “alle strada pubbliche”, “sicchè – si legge nella  sentenza del Tribunale di Sciacca – ogni qualvolta venga in rilievo un bene di uso generale, al fine di escludere la responsabilità della P.A. è necessario che questa dimostri l’espletamento della normale attività di vigilanza e di manutenzione, esigibile in relazione alla specificità della cosa”.

Il Giudice ha, quindi, ritenuto il nesso di causalità tra la “pericolosità della strada e l’evento dannoso”, pur stimando un effetto causale del 10% in capo alla signora per non aver prestato anche lei la dovuta attenzione alle condizioni del rivestimento del manto stradale.

Il Comune dovrà, quindi, risarcire la donna sia per il danno che ha subito, oltre che pagare le spese della perizia medica e le spese legali. La sentenza è stata notificata al Comune lo scorso 29 novembre e da qualche giorno è divenuta “definitiva”.

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