Si chiama Scout speed e svolge le funzioni di un autovelox ma è praticamente invisibile perché montato su auto civetta della polizia municipale in movimento.
Il nuovo sistema di rilevamento della velocità è in funzione, e nei prossimi giorni sarà incrementato, sulla statale 624, una strada a scorrimento veloce tra Palermo e Sciacca.
L’uso delle nuove apparecchiature è stato adottato da alcuni comuni allo scopo, è stato spiegato, di contrastare l’alta velocità e di evitare incidenti. Un altro obiettivo non dichiarato sarebbe quello di consentire ai comuni di “fare cassa” con una certa facilità.
In tutto saranno sette le postazioni mobili del nuovo autovelox (tre quelle del solo comune di Monreale) che pattuglieranno la statale 624, la Palermo-Sciacca. Alcuni autovelox sono già entrati in funzione a San Giuseppe Jato e fra gli svincoli di Piana degli Albanesi e San Cipirello, mentre a partire dal 4 aprile ne saranno attivati di nuovi.
I rilevatori mascherati sono forniti ai comuni da società private alle quali viene riconosciuta una percentuale sui proventi.
“I servizi di pattugliamento così condotti – sostiene Giuseppe Siviglia, ex sindaco di San Giuseppe Jato e referente dell’Associazione dei comuni d’Italia – rischiano di diventare insidiosi facendo venire meno il principio della prevenzione che nessuna correlazione deve avere con il costo del servizio”.