Ancora una volta bocciato Orlando, questa volta la prima Commissione consiliare non ha approvato la proposta del piano industriale 2015-2019 della società AMAT Spa, dopo non avere fatto passare, proprio ieri, i Debiti fuori Bilancio, tutti supportati da sentenze esecutive, a cui, oltre all’astensione dei consiglieri della minoranza, si è aggiunta quella di un componente della maggioranza, il consigliere Giulio Cusumano.
Tutto ciò capita proprio all’indomani della riunione tra il Sindaco e la sua maggioranza che avrebbe dovuto chiarire e risolvere i problemi.
Oggi ad opporsi è il consigliere comunale del Mov139 Sandro Terrani che ha espresso parere negativo sul piano dell’Amat “come avrei potuto approvarlo? – afferma– Mi sono astenuto, per rimandare indietro ad Amat il provvedimento e correggerlo. Non possiamo permettere di mandare in fallimento l’azienda. L’Amat sta in piedi perché è previsto un incasso di 30 milioni di euro provenienti anche dalla ZTL 2, ma se questa non ha mai visto la luce e mai la vedrà? Sono stato eletto in una lista civica – conclude – per questioni di parte non posso votare una ZTL 2 inesistente, e che non condividerei“.
“Oggi in commissione bilancio abbiamo continuato la nostra operazione verità sui conti del Comune e delle sue controllate – afferma il capo dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli – Un piano che prevede per creare coperture economiche l’entrata in esercizio di una Ztl 2, che non sappiamo se l’Amministrazione intende istituire. Una copertura quindi inesistente. Ora si blocchino le nuove linee tram. L’azienda è allo sbando.
La situazione finanziaria al 31-12-2014 – continua il consigliere – è compromessa da crediti avanzati per 66 milioni, alla quale si aggiunge la strutturale perdita strutturale dichiarata in questi giorni di 10 milioni di euro”.
“Questo fatto dimostra, ancora una volta, l’incapacità cronica del Comune e dei suoi organi istituzionali, in primis Giunta e Consiglio, di esercitare un vero controllo analogo nei confronti delle proprie società partecipate, ormai allo sbando, come l’Amat e la Rap – afferma Ugo Forello, capogruppo del MoVimento 5 Stelle di Palermo“.
“Il piano è ormai superato e obsoleto – continua il consigliere comunale del M5s – Basti pensare che nello stesso si prevedevano degli introiti a favore dell’Amat per le tariffe della ZTL parti a circa 7.500.000 per il 2015 e 30.000.000 per il 2016.
“Con l’astensione della maggioranza – conclude il consigliere Cinquestelle – è chiaro il disagio delle liste civiche rimane nel progetto del sindaco, oggi più che mai uomo di partito“.