Aumentare la percentuale della didattica in presenza nelle scuole superiori siciliane dal 50 al 75 per cento già alla fine del mese di febbraio. E’ la prospettiva avanzata dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, nel corso dell’incontro di ieri della task force presieduta da Adelfio Elio Cardinale, secondo quanto riferito dai sindacati.
Avverte però la Flc Cgil Sicilia: “Prima di passare alla didattica in presenza al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado, è necessario procedere con la vaccinazione di tutto il personale scolastico, verificare se esistono le condizioni di sicurezza nelle scuole e superare tutte le difficoltà legate al tema dei trasporti che ancora persistono in certi territori“.
Secondo i dati forniti, su un totale di 138.784 tamponi eseguiti tra gli studenti e il personale scolastico lo 0.77% è risultato positivo. Per il segretario regionale della Flc Cgil, Adriano Rizza, dunque, “è opportuno fare chiarezza sul meccanismo da adottare rispetto alla vaccinazione del personale scolastico che deve essere garantito in modo uniforme non solo a livello provinciale ma anche per singola scuola”, in sinergia con le Aziende sanitarie provinciali e con la collaborazione degli Uffici scolastici provinciali.
Sono, infatti, “ancora da definire” le modalità di somministrazione del vaccino AstraZeneca al personale scolastico di età non superiore ai 55 anni. Infine, viene chiesto che si proceda a una ulteriore verifica della situazione pandemica della regione, “anche alla luce dell’aumento dei contagi e dell’emergenza legata alle varianti del virus, soprattutto quella inglese, che sta aumentando in modo preoccupante e che colpisce i giovani, in particolare gli alunni della scuola primaria”.