Giovanna D’Agostino è la presidente dell’Associazione “Insieme per il sostegno” di cui fanno parte centinaia di insegnanti precari. In questa intervista si fa portavoce del sentire degli insegnanti precari chiedendo al Governo Conte la proroga del contratto al 31 agosto per tutti i precari della scuola, nel rispetto del loro lavoro e della loro dignità. Le abbiamo rivolto alcune domande su questa particolare situazione dovuta all’emergenza.
Si parla tanto di scuola ai tempi del covid-19, ma non dei precari che ne pensi?
Stiamo vivendo un periodo difficile e fuori dalla nostra quotidianità, dobbiamo confrontarci con l’instabilità di questo momento, ma i precari, soprattutto gli insegnanti abilitati per le attività di sostegno, sono campioni mondiali nel vivere di instabilità. La scuola italiana purtroppo è fondata sul precariato.
Intanto gli alunni disabili saranno i primi a pagare un prezzo altissimo
La situazione già precaria dei bambini disabili, che nell’80% dei casi cambia insegnante ogni anno, è assolutamente aggravata dalla chiusura delle scuole. La didattica a distanza non si presta assolutamente né a garantire il diritto allo studio del bambino disabile né a garantire quella inclusione su cui tanto si lavora in classe.
“Insieme per il sostegno” è un’associazione nata per la tutela anche degli insegnanti specializzate su sostegno che pagano la negazione della loro immissione in ruolo…
La nostra associazione nasce per la tutela dei diritti dei bambini con disabilità, in primis la continuità didattica, ma anche per la tutela degli insegnanti specializzati che hanno superato una difficilissima selezione fatta di due prove scritte e una orale, frequentando poi un anno di corso universitario senza potersi mai assentare e sostenendo ben 30 esami, un tirocinio di 300 ore con tanto di tesi finale e che sono ancora tragicamente precari…
Cosa chiedono i precari della scuola al Governo in questo difficilissimo momento?
Noi, come associazione Insieme per il sostegno, chiediamo di non essere trattati sempre come l’ultima ruota del carro, investiamo tanto nella scuola, non sarebbe giusto avere gli stessi diritti dei colleghi di ruolo? E poi nello specifico e per tutti i precari, chiediamo di prorogare i contratti al 30 giugno fino al 31 agosto. E chiediamo l’immissione in ruolo dal primo settembre per tutti i docenti abilitati già inseriti nelle graduatorie di riferimento.
Un messaggio per il presidente Conte e per il ministro Azzolina?
La maggior parte di noi insegnanti precari ha un contratto che scadrà il 30 giugno, e dal primo luglio avremo a che fare con il limbo dell’Inps, della disoccupazione che arriva dopo tre, quattro mesi, e nel frattempo le nostre famiglie come possono sopravvivere? Per questo chiediamo, al ministro e al presidente del Consiglio Conte in questa situazione di emergenza, di prorogare i nostri contratti e per una volta di tutelare anche tutti i precari. Pensiamo che volere e potere, nel passato sono stati tolti all’istruzione pubblica milioni e milioni di euro. Credo sia arrivato il momento di stabilizzare chi da anni manda avanti la scuola italiana piuttosto che spendere milioni solo per la didattica a distanza. Immettere in ruolo i docenti precari significa possibilmente avere un corretto avvio dell’anno scolastico e garantire ai bambini con disabilità di iniziare il nuovo anno con l’insegnante di sostegno al proprio fianco.