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La seduta

Secondo round per la discussione generale della Finanziaria, ma la maggioranza diserta Sala d’Ercole

lunedì 15 Dicembre 2025

Secondo e ultimo round per la discussione generale della Finanziaria a Sala d’Ercole.

Venerdì 12, alle ore 12:00, sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti, e la prima parte della discussione, avvenuta mercoledì 10, è partita sottotono con i deputati che hanno disertato l’aula (clicca qui). Una seduta della durata di circa due ore, senza la maggioranza, e con la sola presenza tra i banchi della giunta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

Ad aprire le danze il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, secondo il quale “il governo ha presentato una finanziaria di ‘norme spot’, non c’è alcuna visione sistemica, le risorse sono sperperate con il metodo dello spezzatino”.

Dopo di lui Altro Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente, che ha parlato di “finanziaria delle lobby, rivolta a interessi particolari. È una manovra miope, farcita di norme destinate ai ‘compagni di merende’ di questo governo. Con le altre forze di opposizione abbiamo predisposto una serie di proposte per affrontare i veri problemi dei siciliani“. E poi ancora, i dem Dario Safina, Valentina Chinnici e Mario Giambona e la pentastellata Roberta Schillaci.

Insomma, lavori a rilento e partiti con largo ritardo.

Ma cosa è successo oggi?

Una seduta fantasma quella della settimana scorsa, e questa non è stata da meno. E’ partita in ritardo con la sola presenza tra i banchi della giunta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. L’aula, presieduta dal vicepresidente dell’Ars Nuccio di Paola, è iniziata con l’intervento del deputato del Partito Democratico Giovanni Burtone. “Dobbiamo mettere in evidenza che una crescita economica della nostra Isola che è data soprattutto dai Comuni, che con l’utilizzo dei fondi del Pnrr hanno contribuito all’aumento del Pil”.

Il sindaco di Militello in Val di Catania ha evidenziato inoltre alcune delle criticità del territorio come siccità con invasi a secco, zootecnia, turismo e aumento del prezzo dei voli.

A seguire gli interventi dei pentastellati Angelo Cambiano e Adriano Varrica. Quest’ultimo: “E’ assurdo che norme vengano proposte ad personam. In una fase storica del tutto particolare per la politica regionale, anche solo gettare l’ombra sul fatto che qualcuno possa aver brigato o brigare con attribuzioni specifiche di soldi a singoli comuni non solo perché il singolo parlamentare o il singolo assessore possa rivendicare la specifica opera, ma per altre ragioni ben meno lecite. Questa è una cosa che noi dobbiamo evitare, ne va della tutela delle istituzioni”.

Conclude il deputato Cambiano: “Questa legge di Stabilità gira intorno ai siciliani, e noi cercheremo di dare ai siciliani una speranza che rischiano di perdere”.

Il parlamentare messinese di Forza Italia, invece, Alessandro De Leo, torna in aula con la bocciatura in Commissione Bilancio della sua proposta che lui stesso aveva presentato sull’istituzione della figura del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza nei comuni. Un’iniziativa “in linea con le problematiche e le emergenze sociali del momento”.

Come abbiamo già visto, la Finanziaria, l’“obbrobrio normativo” e “libro dei sogni” così definita dal deputato del M5S Luigi Sunseri e dalla deputata del Pd Ersilia Saverino, è costituita da 134 articoli, e da snella, così come annunciata alla vigilia, è lievitata. Un numero che ha sicuramento spiazzato le opposizioni che non si esimono di ribadire tale ‘stranezza’ anche il questa seconda seduta della discussione generale.

Un “esatto contrappeso della mozione di sfiducia votata qualche tempo fa nei confronti del presidente della Regione Siciliana Schifani“, ha aggiunto la pentastellata Cristina Cimissini.

“Cosa fa il governo Schifani? Imbastisce una manovra non per creare misure durevoli di sviluppo, di crescita per la Sicilia ma mette insieme tutta una serie di articoli di una maggioranza famelica che in qualche modo deve soddisfare i piccoli interessi del proprio giardinetto, del proprio orticello in vista probabilmente di prossimi appuntamenti elettorali, e lo fa con una foga così irruenta che non si rende conto nemmeno che sullo stesso argomento ci sono sparsi nella manovra 3-4 articoli sullo stesso tema, e 4 interventi su un altro, ecc“.

Si parla di una manovra che ai siciliani non serve perché ho la sensazione che questo governo abbia totalmente perso il contatto con la realtà“. I lavori sono proseguiti con gli interventi delle colleghe, le deputate Stefania Campo e Erminia Lidia Adorno.

A concludere la prima parte della seduta, sospesa alle ore 14, il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca, “questa finanziaria non ha senso che venga discusta in sede di discussione generale e la passiva presenza in aula del Governo, lo testimonia il fatto che di questo testo tre quarti non arriverà neppure ad essere discusso perché probabilmente il Governo o lo ritirerà o lo vedrà cadere sotto i veri voti di sfiducia della sua stessa maggioranza“.

Rivolgendosi all’assessore all’Economia Alessandro Dagnino:lei ricorderà che io le ho dato un consiglio, quello di prendere i bagagli durante la commissione bilancio e di defilarsi, di scomparire, di andarsene perché se fosse andato avanti si sarebbe trovato con il carico di responsabilità con cui adesso lei si trova. Perché era evidente che la farsa della ventina di articoli spot avrebbe avuto come seguito naturale una grande abbuffata. Non hanno fatto altro che accrescere l’appetito di quelli che già hanno dimostrato negli anni di essere qualcosa di più simile a dei lupi famelici e che quindi in questa occasione hanno fatto incetta. Una mega lista della spesa della maggioranza“.

Finanziaria riflesso dei veti incrociati e delle reciproche concessioni a cui avete dovuto dare il via in giunta per esitare questo testo“. Questa legge – ha aggiunto De Luca – è un’accozzaglia di articoli scollegati l’uno dall’altro, senza visione e prospettive e piena di norme ridicole, ad esempio quella sulle liste d’attesa, norma che non si cura minimamente di accorciare i tempi di attesa o di implementare visite ed esami, ma che punta solo a monitorare i ritardi, dimostrando chiaramente che il governo non conosce nemmeno le vere dimensioni del problema”. “Ridicolo aumentare, anche giustamente, le ore agli ex Pip, fregandosene però completamente delle 15 mila famiglie dei contrattisti degli Enti locali che tengono in piedi l’attività dei Comuni”.

 

Il problema è il sistema di governo dove vige la possibilità di fare consenso, e tutti sono vittima di questa parola magica, perdendo di vista quello che è il vero obiettivo dei siciliani. Una finanziaria che non è equa“. La seduta riaperta alle 15:30 è ripartita con l’intervento dei deputati del Movimento 5 Stelle Carlo Gilistro e Jose Marano.

Ai siciliani direi guardate Sicilia Express di Ficarra e Picone, una serie che fa vedere il vero spaccato della nostra Isola, uno spaccato di mal governo“. “Uno spot per prendere in giro i siciliani al nord, una misura che rappresenta il modus operandi di questo governo, illudendo la gente che il problema del caro voli si risolva così“.

A seguire gli interventi dei deputati del Partito Democratico, il primo Fabio Venezia che ha definito la Finanziaria come un “luogo dove si raccolgono argomenti di tutti i tipi che verranno la maggior parte stralciati. Connota un autocritica per il governo. Una proposta che sento di fare è quello stanziare risorse adeguate per il triennio 2026-28, in grado di restituire dignità a questo parlamento che pare immobile e che non riesce a incidere sulle problematiche dei siciliani“.

Abbiamo una settimana di lavoro per migliorare la finanziaria. Noi abbiamo delle proposte che riguardano temi come l’emergenza sociale, l’emergenza abitativa, e il sostegno agli enti locali. Mi auguro che possa maturare il senso di responsabilità e fare una manovra che consente ai siciliani di dare inizio ad una stagione politica che non guarda più al passato, ma con uno sguardo verso il futuro”.

L’assenza della maggioranza ormai non è un dato numerico di presenza fisica, ma è una sorta di muro che si è aperto in questo parlamento, nella possibilità di confrontarsi per migliorare le norme“, aggiunge il Antonello Cracolici. “Siamo in presenza di un dato di incertezza e di precarietà“.

Un focus sul fondo per le autonomie locali. In merito alla conferenza stampa di Anci regionale che ha fatto il focus sul “caso Sicilia”: aumentano i bisogni sociali e sanitari dei cittadini, diminuiscono i fondi per i Comuni; migliorano le entrate della Regione, cresce il numero dei Comuni in dissesto e pre-dissesto; aumenta la raccolta differenziata delle famiglie, lievita la Tari; si avverte più bisogno di sicurezza urbana, si riduce l’organico della polizia locale.

Il dato più significativo è che dal 2009 al 2025 il Fondo delle autonomie locali ha subito una riduzione di circa due terzi: da 913 a 287 milioni, oltre le riserve. Il presidente della Commissione Antimafia ha aggiunto: “Pretendiamo un fondo che possa consentire a tutti i cittadini siciliani di accedere a pari servizi. Rilancio al governo e lo invito da qui a domattina a fare un dibattito provando a recepire quelle considerazioni che sono venute fuori da quest’aula da parte dell’opposizione“.

Conclude gli interventi del Partito Democratico Michele Catanzaro lamentando, con gli altri, l’assenza in aula del presidente della Regione. “Non vorrei che la fedeltà della maggioranza per la mozione di sfiducia abbia garantito un pacchetto di articoli, di spesa e di carattere ordinamentali, articoli che hanno poco a che vedere con quella che è una manovra come la Finanziaria”. 

Una manovra che manca di diversi argomenti, che invece sono caratterizzanti per l’Isola. Non vedo grandi sforzi. Noi come gruppi di opposizione continuamo a mantenere un atteggiamento costruttivo, all’interno della Commissione bilancio soprattutto. Noi chiederemo il voto segreto“.

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