I casi di avvelenamento da cannabis negli animali domestici sono aumentati in modo significativo negli ultimi anni. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Ontario Veterinary College e dell’Università di Guelph in Ontario.
Gli animali domestici esposti alla cannabis, spiegano gli autori, possono manifestare sintomi di avvelenamento, noto come tossicosi indotta dalla cannabis, con vari gradi di gravità.
Il team, guidato da Richard Quansah Amissah, ha esaminato i dati raccolti da un sondaggio condotto tra i veterinari con sede in Canada e Stati Uniti. Gli scienziati hanno coinvolto 251 dottori, a cui è stato chiesto di riportare il numero di casi di avvelenamento da cannabis in cui si erano imbattuti negli anni precedenti. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli episodi di tossicosi sono aumentati in modo significativo a seguito della legalizzazione della cannabis in Canada nel 2018.
La causa più frequente di avvelenamento era l’ingestione involontaria di cibi a base di cannabis. Sebbene gli animali maggiormente colpiti fossero i cani, sono stati riportati anche casi in gatti, iguane, furetti, cavalli e cacatua. La maggior parte delle intossicazioni si è risolta senza particolari difficoltà, ma sono stati osservati sintomi più acuti come incontinenza urinaria, disorientamento e battito cardiaco anormalmente lento.
Con l’uso di prodotti a base di cannabis che continua a crescere, gli studiosi richiedono ulteriori ricerche sugli effetti della cannabis sugli animali domestici per aiutare a informare gli sforzi e le politiche veterinarie volte alla salute dei nostri amici a quattro zampe.
“Comprendere i meccanismi alla base della tossicosi indotta dalla cannabis negli animali domestici – commentano gli autori – è fondamentale per individuare strategie di intervento. Speriamo che i nostri risultati contribuiscano a gestire meglio questo argomento poco studiato”.