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I risvolti

Sequestrato e rilasciato a Vittoria (RG), parla il 17enne: “Banditi sempre incappucciati, prigione non distante dal centro”

sabato 27 Settembre 2025
Ragusa, Palazzo di Giustizia
Il caso del 17enne sequestrato e rilasciato dopo quasi 24 ore a Vittoria è stato il tema di una conferenza stampa convocata dal procuratore capo di Ragusa, Francesco Puleio, oggi a Palazzo di Giustizia.

Le parole del procuratore Puleio

“Non c’è stata nessuna richiesta di soldi alla famiglia e il ragazzo è stato trattato bene”. Il procuratore di Ragusa Francesco Puleio esclude che dietro al sequestro del 17enne rapito a Vittoria giovedì ci fosse l’intenzione di chiedere un riscatto. Poche sono state le risposte ai cronisti. “E’ una vicenda con molti lati ancora da chiarire”, ha detto. Il 17enne si è presentato ieri sera in commissariato accompagnato da un amico. Puleio non ha voluto dire dove il giovane sarebbe stato rilasciato e dove avrebbe incontrato l’altro ragazzo.
Delle videocamere di sorveglianza hanno ripreso la Panda dei banditi che hanno rapito il 17enne che, giovedì sera, era con tre amici alcuni maggiorenni. “Era necessario incontrare la stampa perché la vicenda ha suscitato molto allarme nella popolazione”, ha spiegato il procuratore.
A segnalare alla polizia il sequestro del 17enne rapito giovedì a Vittoria e ritrovato ieri è stato un amico del giovane.
Il blocco dei beni della famiglia del ragazzo non sarebbe stato disposto e sul movente del rapimento tutte le piste, tranne quella della volontà di chiedere un riscatto, sono aperte: dalla intimidazione alla famiglia, imprenditori del settore ortofrutticolo, a quella dell’azione di persone legate al mondo della droga.
“Il giovane si è presentato spontaneamente ieri in commissariato accompagnato da un amico che lo aveva incontrato casualmente per strada”. Il 17enne sarebbe stato lasciato in strada da “coloro che lo avevano prelevato”, ha spiegato.
“Devo dare atto innanzitutto del sacrificio delle forze di polizia che si sono prodigate nelle ricerche e nelle indagini: l’intervento della Polizia di Stato è stato immediato, anche perché la segnalazione è arrivata da parte di uno dei ragazzi del gruppo che ha assistito al rapimento e ciò ha consentito anche di acquisire degli importanti elementi investigativi”, ha aggiunto.
“Sulla dinamica abbiamo le dichiarazioni del ragazzo che stiamo sottoponendo a verifiche. Secondo quello che risulta dalle dichiarazioni rese nell’immediatezza dal gruppo dei ragazzi che lo accompagnavano, il commando era composto da quattro persone su due autovetture diverse. Il luogo di detenzione è emerso dal racconto del giovane“.
Il procuratore ha confermato di aver sentito oltre ai testimoni anche la famiglia. Alla domanda se la vittima fosse confusa e sotto shock Puleio ha risposto:
“Non possiamo dare valutazioni di carattere psicologico. Se le abbiamo le teniamo per noi“.
Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso i banditi, la fisionomia di due dei sequestratori sarebbe abbastanza chiara. Ingrandendo i frame si vedrebbero due uomini uno magro, l’altro robusto col volto coperto. 

Le parole del giovane 17enne

Il 17enne ha raccontato che i rapitori non lo avrebbero incappucciato o picchiato.
Secondo quanto ricostruito sarebbe stato tenuto prigioniero nelle campagne di Vittoria. E’ stata la stessa vittima, infatti, rilasciata ieri sera, a raccontare che tra il luogo della liberazione e il casolare in cui era stato portato i banditi hanno impiegato circa 6 minuti di auto.
Dopo il rilascio la vittima ha dovuto percorrere a piedi altri 20 minuti prima di arrivare alla strada in cui ha incontrato un amico che l’ha poi portato in auto al commissariato. Dal racconto si deduce, secondo il legale del ragazzo, dunque  che la prigione in cui il 17enne è stato Avevano l’accento di Vittoria e sono rimasti incappucciati per tutta la durata del sequestro Lo ha raccontato la vittima, sentita dalla polizia fino alle tre della scorsa notte, al legale di famiglia. Il ragazzo si è presentato ieri sera al commissariato con un amico incontrato dopo il rilascio.
Avevano l’accento di Vittoria e sono rimasti incappucciati per tutta la durata del sequestro“. Al giovane è stato dato del cibo e consentito di dormire mezz’ora.
Il racconto del 17enne farebbe pensare, secondo l’avvocato, all’azione di 4 balordi che, vista la reazione delle forze dell’ordine che hanno subito avviato le ricerche, hanno poi desistito dal loro piano rilasciando la vittima.

Le parole del padre 

“I rapitori erano tre o quattro, sembravano italiani. Ma non hanno parlato molto. Mio figlio ha avuto l’impressione che fossero adulti, forse dei quarantenni”. Lo ha detto all’Ansa il padre del diciassettenne.

Quando è stato rapito ci hanno chiamato i suoi amici, i ragazzi che erano con lui nella piazzetta dicendo cosa era avvenuto e che mio figlio era stato prelevato – continua – Abbiamo chiamato la Polizia e sono scattate le ricerche.Le forze dell’ordine, la magistratura, sono stati encomiabili.Hanno agito con grandi professionalità e le ricerche sono state avviate subito, tutti sono stati coinvolti nel tentativo di riportare mio figlio a casa“.

Alla domanda se avesse ricevuto richieste o sia stato contattato dai rapitori l’uomo ha detto: “No, non abbiamo avuto nessun contatto. E siamo stati in collegamento costante con le forze dell’ordine.Ci hanno accompagnato e sostenuto”. “Mio figlio sta bene, per fortuna.L o ripeto, non è stato maltrattato.Ma ha avuto tanta paura. Stamattina ha potuto riposare più a lungo, la tensione è stata tanta. Speriamo che possa riprendersi presto. Adesso è a casa, con la sua famiglia e questo è ciò che conta”, ha concluso.

Mio figlio era incappucciato e non ha visto il percorso. Hanno però viaggiato per un bel po’, forse per una mezzoretta. Lo hanno condotto all’interno di una casa e lì è rimasto da solo, in una stanza. Gli uomini che si recavano da lui erano sempre incappucciati. Si trattava forse di una casa di campagna. Non si sentivano rumori. Ha però sentito il rumore degli elicotteri che sorvolavano la zona“.
Ad un certo punto della giornata – dice il genitore – lo hanno fatto uscire, lo hanno caricato in auto e sono ripartiti. Lo hanno lasciato in strada, fuori dall’abitato di Vittoria, forse a un paio di chilometri di distanza. Lui ha camminato per un bel po’ fino alla città, poi ha incontrato delle persone che lo hanno caricato in macchina e lo hanno accompagnato in commissariato“.
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