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Il provvedimento

Sequestro di beni per 2 milioni e mezzo di euro a imprenditore nel Trapanese

lunedì 31 Luglio 2023
finanza

Gli agenti della polizia e i militari della guardia di finanza in forza al nucleo di polizia economico-finanziaria di Trapani hanno eseguito a Mazara del Vallo (Tp) un provvedimento di sequestro anticipato di beni ai fini della confisca, nei confronti di Vito Signorello, imprenditore nel settore turistico alberghiero, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro.

Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani su proposta del questore con l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di abituale dimora. Secondo le indagini dell’operazione per tabulas avrebbe accertato che Signorello con società amministrate da terzi avrebbe evaso le tasse e distratto le di risorse sia in favore del proprio nucleo familiare sia in favore di nuovi progetti economico-imprenditoriali, realizzati a discapito dell’erario e dei creditori.

Sin dal 2000 l’imprenditore avrebbe creato società gravandole di debiti, non onorati per poi chiedere ad istituti bancari la rinegoziazione di quegli stessi debiti aprendo nuove e più ingenti linee di credito. Una volta ottenuti i nuovi finanziamenti avrebbe distratto i fondi ottenuti, intascandone una parte per il proprio sostentamento e investendo il resto in nuove e sempre più importanti attività imprenditoriali nel settore ricettivo e turistico (hotel, ristoranti e da ultimo anche uno stabilimento balneare, tutti insistenti in Mazara del Vallo), per poi portare le nuove società a bancarotta e reiterare così le proprie condotte illecite. Sono stati sequestrati un appartamento per civile abitazione, un locale adibito a deposito, quote societarie e un intero compendio aziendale di 6 società. Tra i beni un albergo, uno stabilimento balneare con ristorante, due lotti di terreno con strutture adibite ad autolavaggio e a uso ufficio. Le aziende e i beni sono stati affidati ad un amministratore nominato dal tribunale di Trapani.

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