In ulteriore nota pubblicata oggi dal comitato e inviata al IlSicilia.it, lo stesso dichiara che “Nel Sit-in di ieri 18 luglio sono emersi tanti aspetti utili per stabilire le cause degli sversamenti.Fermo restando che una parte delle utenze a monte e a valle di via Plauto/Torretta abbiano gli impianti fognari in regola, resta il dubbio sul perché in alcuni punti degli Scivoli siano presenti sversamenti fognari, in particolar modo nel punto individuabile ( link di google Maps https://maps.app.goo.gl/mCoXRqxvwSpb5HDHA rilasciato dal comitato nella nota).
“Ancora oggi chi andasse sul posto, oltre a sentire il caratteristico olezzo di fogna, può notare che le acque siano piuttosto torbide e le alghe, presenti ai lati della caletta, del colore tipico delle zone interessate a scarichi fognari. Abbiamo allegato alcune foto scattate sul posto due giorni fa e, purtroppo, non esiste alcuna tecnologia che possa “fotografare” la puzza, inequivocabilmente di fogna” continua la nota.
“A questo punto è chiaro che succeda qualcosa in falda e si ha la certezza che degli scarichi fognari, piuttosto corposi, abbiano intercettato la vena delle acque delle sorgenti di montagna, per poi defluire da più punti degli Scivoli. Ed è necessario stabilire se si tratta di allacci diretti abusivi, oppure di errate, ed aggiungiamo in buonafede ma in ogni caso assolutamente da biasimare, immissione di liquami in vecchie condotte e non in quelle ufficiali. Chiaramente queste sono delle supposizioni che necessariamente devono essere accertate dagli organi competenti. Il nostro compito resta comunque quello di continuare a pressare affinché si faccia chiarezza, sperando ancora che tutte le criticità si risolvano in tempi brevissimi” conclude la nota del comitato “Il Mare di Sferracavallo”.