Adesso non c’è più spazio per il mistero. Roberto Lagalla, Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè hanno annunciato la data della convention del patto federativo. Un’alleanza presentata a dicembre a Palermo e che vedrà la nascita ufficiale in quel di Enna domenica 23 marzo. Saranno presenti, oltre ai tre leader delle coalizione, anche una serie di sindaci, consiglieri comunali e dirigenti politici che costituiranno le costole della nuova creatura. Un modo per misurarsi e per capire il reale punto di partenza del soggetto politico, a cominciare dalle prossime elezioni provinciali.
Invitati Schifani e Galvagno
All’evento sono stati invitati sia il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che il presidente della Regione Renato Schifani. Una figura, quest’ultima, punto di riferimento per il sindaco di Palermo e i suoi soci.
Chi farà parte del patto federativo
La convention però sarà soprattutto occasione per capire chi entrerà a far parte del patto federativo. Posto che nel nuovo soggetto convergeranno gli esponenti dell’MpA, di Lavoriamo Per Palermo e degli ex azzurri ancora vicini a Miccichè, qualcun altro potrebbe fare il proprio ingresso. Una lista in cui figura, ad esempio, l’ex viceministro Giancarlo Cancelleri. Sul fronte palermitano non è un mistero inoltre che l’ex capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo abbia guardato con interesse al nuovo soggetto politico. Tanto che l’esponente azzurro, in quota Giorgio Mulè, era fra i presenti alla conferenza stampa di dicembre.
E fra i corridoi di Forza Italia si vocifera da settimane che anche un altro big potrebbe aderire al patto. Magari anche in ottica di un rimpasto delle commissioni o, perché no, di Giunta. Argomento che potrebbe tornare di attualità alla luce della nascita del nuovo partner della coalizione di centrodestra. Oltre ad un indebolimento di qualche esponente palermitano di Fratelli d’Italia.
Quale sarà il nome?
Tutto sarà ufficializzato fra circa due settimane. I primi passi politici del patto federativo e, dettaglio non da poco, il nome della sigla politica. Gianfranco Miccichè si era proiettato in avanti, annunciando la scelta di “Stella del Sud“. Ma Lagalla è rimasto spiazzato da tale dichiarazione, tanto da non confermare il via libera al nome davanti ai microfoni dei giornalisti. In precedenza, fra i corridoi di Palazzo Comitini, si era parlato anche di “Intesa Democratica” come possibile nuova denominazione. Dubbi che, comunque vada, verranno sciolti il prossimo 23 marzo.