Il report sullo stato delle riserve idriche siciliane. L’Isola è all’asciutto. L’emergenza siccità degli ultimi mesi sta imponendo piani di razionamento dell’acqua e sacrifici importanti per le piccole e medie imprese, soprattutto del settore agricolo. Una situazione immortalata dal dossier presentato questa mattina all’Ars, a Palermo, dal gruppo regionale del Partito Democratico. Presenti il capogruppo del PD all’Ars Michele Catanzaro, nonché i deputati Dem Renzo Bufalino, Dario Safina e Franco Piro. In collegamento invece il segretario regionale Anthony Barbagallo, trattenuto a Roma da impegni istituzionali in Parlamento.
“Non c’è visione e non c’è programmazione da parte del governo guidato da Schifani – ha dichiarato lo stesso Anthony Barbagallo durante la conferenza stampa -. Un punto su tutti colpisce e fa riflettere. L’intero settore che riguarda questo ambito è sotto commissariamento: dalla depurazione, ai dissalatori, dai consorzi di bonifica al dissesto idrogeologico. In alcuni casi si tratta di commissariamenti che hanno prodotto scarsi risultati oppure che non sono serviti a nulla”.
Il report del Partito Democratico sull’emergenza idrica in Sicilia
Un dossier che racconta l’emergenza vissuta dai territori dell’entroterra, non solo sul fronte delle utenze private ma anche e soprattutto per le imprese agricole. Durante la conferenza stampa tenuta dai Dem, davanti alla sede istituzionale della presidenza della Regione andava in scena il sit-in tenuta da alcuni comitati spontanei nati nelle province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento. Territori nei quali l’acqua arriva razionata. Gli invasi, infatti, sono vuoti. Ne è un esempio lo stato della diga Ancipa. L’emergenza sembra avanzare inesorabile in un autunno che, al netto di qualche pioggia di severa entità, non ha colmato la sete d’acqua di dighe e laghi dell’Isola.
“Abbiamo sollevato il problema della siccità attraverso le interrogazione del nostro gruppo parlamentare – dichiara il capogruppo Michele Catanzaro -. Istanze dirette ad un Governo Regionale disattento e che non ha prodottto nulla da febbraio sul tema. Ieri abbiamo affrontato in aula la quarta variazione di bilancio. Il problema non è solo l’acqua per il comparto agricolo, ma anche il fatto che manca l’acqua ai cittadini. Ci sono province come Enna, Caltanissetta, Agrigento e Trapani che sono falcidiate dall’emergenza siccità“.
I problemi fotografati dal dossier
Secondo gli esponenti del PD siciliano, gli attuali problemi vissuti dalla Sicilia sul fronte idrico non sono nati nell’ultimo periodo, bensì sono figli di un percorso fatto di ritardi e mancati investimenti. Un tragitto storico ripercorso dal report illustrato questa mattina dai Dem. Documento nel quale si ripercorrono gli ultimi quarant’anni dal punto di vista infrastrutturale. Un dossier lungo venti pagine nel quale gli esponenti di centrosinistra rappresentano i dati delle precipitazioni, lo stato di dighe ed invasi ma non solo. Focus particolari vengono fatti ad esempio sui Consorzi di Bonifica e i dissalatori. Temi assolutamente attuali e sul quale, a giudizio del PD siciliano, non si è fatto abbastanza.
“In Sicilia piovono 14 miliardi di metri cubi d’acqua. Ne servirebbero solo 1,5 miliardi. Ma nonostante ciò non riusciamo ad assicurare una turnazione adeguata in moltissime città, soprattutto dell’entroterra – dichiara il deputato regionale Dem Dario Safina -. E’ necessario investire sulle reti, sulla capacità di non utilizzare l’acqua piovana per l’irrigazione, puntando invece sul recupero dei reflui. Dobbiamo investire su un’agricoltura di precisione, capace di gestire le risorse. Serve potenziare i consorzi di bonifica, bloccati dalle beghe della maggioranza. E’ inutile parlare di 100 milioni di euro di bandi. Ma se mancano le infrastrutture, rimarremo fermi“.