Il leader della Lega Matteo Salvini tira diritto per la propria strada. E ieri sera durante il comizio di Pescara ha preannunciato il proprio intendimento: “Restituiamo la parola agli italiani. Senza tornare al vecchio: se devo mettermi in gioco, lo faccio sereno, da solo e a testa alta. Poi, potremo scegliere i compagni di viaggio…” L’obiettivo sono le elezioni in autunno: “Non sono nato per scaldare la poltrona – ha detto al termine del comizio a Pescara -. Chiedo agli italiani se ne hanno la voglia di darmi pieni poteri per fare quel che abbiamo promesso di fare, fino in fondo senza rallentamenti. Se mi candido premier? Questo sicuramente sì. Poi siamo in democrazia, chi sceglie Salvini sa cosa sceglie”.
Se si andasse subito alle elezioni, tre le date possibili: il 13, il 20 o il 27 ottobre. Se la crisi si consumasse infatti a metà agosto, le urne, considerando i tempi necessari per gli italiani all’estero, dovrebbero aprirsi a circa due mesi di distanza. “L’Italia non può sopportare altri no, si facciano un esame di coscienza i M5S sui troppi no ideologici detti in questi mesi: basta si vada al voto. Non decido io, decide il presidente della Repubblica – ha detto ancora -. Lasciamo lavorare il presidente Mattarella, porto rispetto al presidente Mattarella”.
Sempre dal palco di Pescara, Salvini ha detto che se necessario nessuno andrà in vacanza e i deputati e i senatori leghisti resteranno in parlamento: “I deputati e senatori devono alzare il culo, anche la settimana prossima. E chi non viene, è perché vuole tenersi la poltrona. Poveri, mi dicono riapriamo il 20, il 30 agosto, ma i nostri parlamentari della Lega sono pronti ogni giorno, se serve anche domenica”.