Le ispezioni sono state svolte questa estate nelle principali località turistiche dell’Isola, dalle località balneari come Capo d’Orlando, Taormina o S. Vito lo Capo, alle città d’arte come Palermo, Catania e Noto.
A livello locale, l’attività ha visto anche, in certi casi, la collaborazione dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e della guardia di finanza.
Nelle 140 attività commerciali ispezionate (bar, ristoranti, locali di ritrovo notturno) e sui 230 trovati in nero, sono stati inoltre scoperti e segnalati all’autorità giudiziaria 10 percettori illegittimi del reddito di cittadinanza, 6 percettori illegittimi di indennità di disoccupazione e 6 rapporti di lavoro fittizi (cioè simulati al fine di ottenere il pagamento di prestazioni Inps).
“I risultati dell’iniziativa – commenta il direttore regionale dell’Inps, Sergio Saltalamacchia – dimostrano la necessità di una costante sorveglianza del territorio a contrasto del lavoro nero e ci incoraggiano a proseguire la vigilanza, soprattutto in quei settori del terziario in cui il fenomeno, in Sicilia, è cronico. In queste realtà, l’azione dell’Inps rimane essenziale per assicurare la legalità nel mondo del lavoro, a garanzia dei lavoratori e degli stessi datori di lavoro che rispettano le regole”.