La Sicilia si sta affermando come centro di un’innovazione educativa che mira a sviluppare una procedura per la misurazione delle competenze trasversali. Il progetto, che va oltre le tradizionali conoscenze scolastiche, si concentra su abilità fondamentali per la crescita professionale e personale degli studenti, con l’intento di creare un sistema in grado di rispondere alle sfide di un mondo in costante cambiamento. Questo approccio ha il potenziale di generare un impatto rilevante sul panorama educativo.
L’iniziativa, avviata l’anno scorso, sotto la guida del Direttore Generale Dott. Pierro, coinvolge una rete di scuole siciliane in una sperimentazione che ha catturato l’interesse di educatori e ricercatori. Nel corso del IX Seminario “I dati del e per il sistema educativo: strumenti per la ricerca e la didattica” organizzato dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI), lo scorso ottobre, è stato presentato uno studio pionieristico che ha suscitato grande attenzione. Questo studio completamente siciliano si concentra sulla misurazione delle competenze trasversali, e ha attirato l’interesse dei partecipanti per la sua originalità e il potenziale impatto sul sistema educativo nazionale.
La sperimentazione è partita dalla provincia di Trapani con l’ITET Caruso di Alcamo, scuola polo INVALSI per le province di Palermo e Trapani, oggi capofila della Rete di scuola per la sperimentazione, e si è rapidamente estesa ad altre aree siciliane, tra cui la Città Metropolitana di Messina, sotto la direzione del dirigente dell’ambito territoriale Dott. Zingales. Il progetto coinvolge scuole di ogni ordine e grado, applicando un metodo scientifico e strutturato per identificare, sviluppare, misurare e monitorare le competenze trasversali.
Questo approccio ha dato vita alla costituzione di una rete di scuole che sta crescendo in tutta la regione, promuovendo, anche, uno scambio di esperienze e buone pratiche tra le scuole.
La Dott.ssa Virgilio, pedagogista e Dottore di Ricerca, è tra le figure centrali di questa innovazione educativa. Conosciuta per i suoi studi sulle competenze trasversali, ha identificato oltre 30 abilità chiave che integrano l’apprendimento tradizionale, preparando gli studenti alle sfide future. Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani (ANPE) e docente a contratto all’Università di Palermo. La Virgilio è da oltre due anni in servizio presso l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) Sicilia, docente utilizzata sul progetto nazionale “Sistema Nazionale di Valutazione” (Legge 107/2015). È in questo ruolo che la dottoressa ha dato il via, con il supporto della Dirigente Scolastica Vincenza Mione, alla ricerca e alla sperimentazione, creando un framework per la misurazione delle competenze trasversali, consolidando un modello che potrebbe diventare un punto di riferimento per l’intero sistema educativo nazionale. La Sicilia è, dunque, diventata un laboratorio didattico innovativo, con potenzialità di replicare su scala nazionale il suo approccio alla valutazione educativa. Il progetto ha l’ambizioso obiettivo di raccogliere dati significativi che possano orientare le future politiche educative. Nei prossimi mesi, infatti, sarà creato un database ricco di proiezioni che non solo serviranno a monitorare l’efficacia del progetto, ma che potrebbero, anche, diventare un punto di riferimento per altre scuole e istituzioni in tutta Italia. I dati raccolti contribuiranno a migliorare la formazione degli studenti, orientando le politiche educative future e creando una base solida per un cambiamento reale nella didattica. Basti pensare, a titolo di esempio, alle recenti riforme ministeriali.
