Proprio mentre il governo regionale attende il via libera, dopo la deroga avuta da Roma sull’approvazione del bilancio consolidato del 2017, per nominare i componenti esterni negli uffici di gabinetto, ma anche nella parte che riguarda la quota dei dirigenti, con lo spoil system in scadenza ai primi di febbraio, vengono fuori i numeri dell’ultimo miglio di legislatura all’Ars, con riferimento all’arco temporale dell’ultimo anno.
Il quadro che emerge descrive un vero e proprio boom di portaborse e collaboratori per i deputati dell’Assemblea siciliana nell’ultimo anno della scorsa legislatura.
E questo spesso non è andato di pari passo con una fervida attività parlamentare, con l’Assemblea regionale siciliana, spesso bloccata e in difficoltà, persino a riunirsi, per intere settimane.
Eppure, nonostante l’attività del Parlamento si sia fermata prima dell’estate per via della campagna elettorale per le elezioni regionali del 5 novembre, sono stati ben 263 i collaboratori arruolati nel 2017, il 30% in più rispetto ai due anni precedenti quando il numero si era attestato intorno a 185 persone assunte con contratti di collaborazione stipulati dagli onorevoli e gestiti dall’amministrazione di Palermo dei Normanni. Il dato emerge incrociando i numeri dell’ultima relazione sullo stato dell’amministrazione dell’Ars nel 2017 con quelli delle relazioni degli anni precedenti.
Il 2017 è stato anche l’anno record per le richieste di rimborso spese e trasferte dei deputati: 163; furono 118 nel 2016, 159 nel 2015 e 122 nel 2014. In calo le richieste di rimborsi per le missioni, 15 nell’anno della campagna elettorale, a fronte delle 45 del 2016, delle 59 del 2015, delle 37 del 2014, delle 69 del 2013. Nel 2012 il record: furono 89.
Adesso la nuova legislatura, da poco insediata, darà luogo sull’argomento, all’ennesimo confronto a distanza tra il vecchio e il nuovo, tra Giovanni Ardizzone e Gianfranco Miccichè.