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Avrebbe dovuto finanziare e sostenere le start up innovative siciliane, ma da ben due anni si è ancora in attesa dei decreti attuativi. Si tratta della legge regionale n° 8 del 2016, che prevede l’erogazione di finanziamenti da 50 mila a 1 milione di euro ai soggetti richiedenti in possesso dei requisiti di ammissibilità. Requisiti che l’Assessorato alle attività produttive avrebbe dovuto determinare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della stessa. Il termine però è scaduto da un pezzo.
Nel frattempo la cosa è finita nel dimenticatoio, tranne che per i potenziali destinatari del provvedimento che in esso vedevano un’importante opportunità per realizzare i propri progetti. Tra questi Daniela Guarneri, fondatrice di Revive, start up che opera nel campo della valorizzazione del patrimonio edilizio e culturale attraverso l’informatizzazione dei processi costruttivi e di recupero degli immobili.
Il caso di Revive è ancora più eclatante perchè proprio la scorsa settimana la società siciliana è stata chiamata a Bruxelles a rappresentare la Sicilia, come best practice, nell’ambito di un evento inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale senza tuttavia, come spiega Daniela Guarneri, ricevere nessun sostegno da parte della Regione Siciliana. “Ci siamo trovati assolutamente soli – ha detto – nel senso che rappresentavamo la Regione Siciliana però tutti gli oneri sono rimasti a carico della start up innovativa”.