Il 14 giugno, dalle 9 alle 13, la Sala delle carrozze di Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune di Palermo, ospiterà il convegno “La cultura della sicurezza sul lavoro: una realtà tra esperienza e innovazione”. L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative territoriali volte a divulgare la cultura della sicurezza sul territorio al fine di generare valore pubblico per i cittadini e le aziende. Promosso dalla direzione territoriale Inail Palermo-Trapani e dal comitato consultivo provinciale Inail di Palermo, è patrocinato dal comune di Palermo e organizzato con la collaborazione del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo.
Dopo i saluti del primo cittadino, Leoluca Orlando, e del direttore regionale Inail Sicilia, Giorgio Soluri, i lavori saranno aperti da Diana Artuso, direttore della sede territoriale di Palermo-Trapani. Durante la giornata sono previsti gli interventi di Contino Pellingra, docente di diritto internazionale, e dal docente di psicologia dinamica, Lavanco. Per l’Istituto, Salvatore Cacioppo, coordinatore regionale dell’avvocatura Inail Sicilia, relazionerà sull’esercizio dell’azione di regresso nei confronti del datore di lavoro, mentre Massimo Montana, professionista Contarp Inail Sicilia, presenterà un focus sui benefeci alle aziende in materia di prevenzione.
Gli interventi di Filippo Ribisi, vicepresidente nazionale di Confartigianato, e di Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi, analizzeranno il tema della sicurezza sul lavoro dal punto di vista datoriale e sindacale. Concluderà i lavori Michelangelo Ingrassia, presidente del Comitato consultivo provinciale Inail di Palermo. Il consiglio dell’ordine degli avvocati di Palermo riconosce ai partecipanti i crediti formativi per l’aggiornamento professionale obbligatorio.
“Di fronte alla recrudescenza degli infortuni anche mortali registrata in questi primi mesi del 2018 –dichiara il presidente del comitato consultivo provinciale Inail Palermo Michelangelo Ingrassia – è necessario misurarsi con le trasformazioni in corso dei mezzi di produzione, dei tempi di lavoro, dei cicli produttivi ricollocando al centro dell’attenzione le nuove esigenze e tutele del lavoratore e rinnovando il sistema della prevenzione e della repressione”.