Il comparto rifiuti siciliano è commissariato dal 2013 mentre Crocetta ha scelto di “affidare super poteri a funzionari regionali che hanno la possibilità di sostituire i Sindaci”. Questo è il duro attacco del responsabile regionale dell’Ugl, Giuseppe Messina, commentando il provvedimento del 2 febbraio scorso, a firma del governatore gelese. “L’ordinanza adottata qualche giorno fa dal Presidente della Regione è l’ultimo atto, almeno fino ad ora, di una serie di interventi confusionari e incapaci di dare soluzione al problema rifiuti in Sicilia“.
Messina (nella foto a lato) ricorda come il Governatore “dovrebbe risolvere la crisi emergenziale sui rifiuti in Sicilia, comparto di fatto commissariato dal lontano 2013. L’ultimo incredibile atto messo in campo dall’esecutivo regionale – commenta il sindacalista – è quello di affidare super poteri a funzionari regionali che hanno la possibilità di sostituire i Sindaci, eletti democraticamente, e addirittura costituire altre società, altri carrozzoni, altri strumenti per illudere ancora una volta i poveri lavoratori, una scelta che riteniamo scellerata per la possibile strumentalizzazione politico-elettorale. La storia recente conferma – dice Messina – che aver trasformato, in moltissimi casi sulla carta ma non fattivamente, le Società d’Ambito in Società di Regolamentazione Rifiuti non ha risolto il problema che rimane in tutta la sua drammaticità per il negativo impatto sociale e sull’ambiente’. Anzi in alcuni casi lo ha aggravato – aggiunge – per ragioni di ordine giuridico insormontabili, primo fra tutti quello drammatico dei lavoratori che perderanno il posto di lavoro“.
Messina e l’Ugl faranno comunque la loro parte “contro ogni forma di falsa illusione e promessa che non potrà mai essere mantenuta”; il responsabile del sindacato invita quindi i Sindaci dei Comuni siciliani ad impugnare l’ordinanza, senza dimenticare che sulla vicenda anche l’anticorruzione ha bacchettato il Presidente della Regione Siciliana. “Non si possono fare ordinanze urgenti al posto delle leggi, non si può usare uno strumento normativo per risolvere le emergenze come ordinario metodo di regolamentazione di un sistema”.
“Il provvedimento attuato appare come un pericoloso salvagente elettorale – sostiene il Reggente dell’Ugl siciliano – visto che i commissari straordinari potranno esautorare i Sindaci spogliandoli del loro potere politico-amministrativo per costituire Società di scopo in house per assumere nuove leve creando cosi’ ulteriori sacche di precariato. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti con i lavoratori del bacino che subiranno l’ennesima mortificazione di una promessa di stabilizzazione non mantenuta, rischiando di perdere pure il posto di lavoro”.
Il sindacalista porta quindi l’esempio di Bagheria dove “anziché far tornare a lavoro gli ex operai Coinres, licenziati oltre 3 anni fa, si procederà ad attingere dalle liste di collocamento creando false speranze e sacche di precariato nella stagione elettorale“.