Il Comune di Taormina chiede al Comune di Giardini Naxos di rivedere la propria posizione sulla mancata adesione al Siru (Sistema Intercomunale di Rango Urbano) per non mettere a rischio i circa 50 milioni di euro di finanziamento che potrebbero arrivare da questo ambito. E’ questa la posizione espressa dal sindaco di Taormina, Cateno De Luca.
“Vogliamo riproporre con urgenza l’esigenza dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Giardini Naxos della convenzione finalizzata alla costituzione con gli altri comuni della struttura destinataria di oltre 50 milioni di euro di finanziamenti europei (Siru). Non è accettabile che per mere vendette politiche i consiglieri comunali causino un danno di oltre 5 milioni di euro al Comune di Giardini Naxos bocciando per l’ennesima volta la proposta che il sindaco dovrà sottoporre all’esame del Consiglio comunale. Per quanto mi riguarda non interloquirò mai con chi si sottrarrà a questo impegno verso la comunità”.
“E’ una scelta sbagliata quella che il Consiglio comunale di Giardini Naxos ha fatto bocciando la convenzione per i finanziamenti europei della strategia Siru, danneggiando, per mera ripicca politica, tutti i giardinesi”. A Giardini, nelle scorse settimane, è arrivata in Consiglio la delibera di adesione al Siru e la relativa proposta di approvazione della convenzione, che però non è stata approvata dal Civico consesso. E questa bocciatura rischia di avere riflessi negativi sull’intero sodalizio che si compone di 18 comuni, delle province di Messina e Catania.
Del “Siru” Jonico Etneo hanno dato disponibilità a fare parte, Taormina, Castelmola, Letojanni, Gaggi, Mongiuffi Melia, Gallodoro, Graniti, Fiumefreddo, Calatabiano, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Riposto, Santa Venerina, Sant’Alfio, Zafferana. I vari comuni hanno aderito, con relative deliberazioni, mentre Giardini al momento rimarrebbe fuori. La defezione di Giardini metterebbe a rischio l’assetto di un’alleanza che punta ad intercettare dei finanziamenti messi a disposizione dall’Europa per circa 50 milioni di euro.
I tempi per un eventuale ripensamento si fanno, tra l’altro, molto stretti perché bisogna inviare tutti gli atti a Palermo per non rischiare di perdere tutto. C’è da fare la programmazione delle attività, ed è già avvenuto un primo confronto con il Dipartimento per la Programmazione della Regione Siciliana. L’eventuale decisione definitiva di non adesione da parte di Giardini rischierebbe di compromettere il percorso avviato. I fondi non andranno ai comuni ma direttamente al Siru. I fondi non andranno ai comuni ma direttamente al Siru e quindi si dovrà costituire un organismo per individuare delle opere di interesse comprensoriale.