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l'allarme

Sisma 7.9 in Turchia: migliaia di morti. Crollati quasi 3.000 edifici ++IN AGGIORNAMENTO+++

lunedì 6 Febbraio 2023
terremoto turchia- foto ansa

+++ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO+++

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Centinaia di morti e feriti. Paura anche in Italia.

19:37 Oltre 2700 morti e 13mila feriti in Turchia e Siria a causa del terremoto. La agenzia SANA riporta 570 morti nelle aree controllate dal governo e il gruppo “White Helmets” ha riportato 480 morti nelle aree controllate dall’opposizione. Il bilancio totale delle vittime in Turchia invece è a 1.651, secondo il vicepresidente turco Fuat Oktay. Il numero totale di feriti in Turchia e Siria è salito  a 13.572:  almeno 11.119 persone sono rimaste ferite in Turchia e 2.453 in Siria.

19:28  “Stiamo cercando tutti gli italiani presenti nell’area del terremoto, erano 21 nell’area con danni maggiori, in tutto sono 168: li stiamo contattando, chi abbiamo rintracciato è in ottime condizioni” dice il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Ci sono problemi di collegamenti, sono saltate le linee telefoniche. Abbiamo avuto finora solo notizie positive, ma continuiamo a contattare i connazionali” ha aggiunto il ministro.

19:05  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato 7 giorni di lutto nazionale per le vittime del terremoto.

19:02  Il violento terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la vicina Siria potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto agli oltre duemila morti riportati dai bilanci provvisori. La previsione arriva dall’Oms. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali”, ha dichiarato Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità.

18:41 È salito ad oltre 2.600 il bilancio dei morti del devastante sisma che ha colpito Turchia e Siria. Le autorità turche hanno annunciato almeno 1.651 vittime, mentre almeno 1.000 morti si contano nella vicina Siria.

17:56 Il bilancio aggiornato conta 1541 decessi in Turchia, 538 tra le aree siriane controllate dal governo di Damasco e quelle dell’amministrazione autonoma del Nord-Est, 390 nei territori siriani occupati dalla Turchia o controllati da milizie sunnite. In totale dunque si ha conferma di 2469 decessi.

17:43 La presidenza di turno svedese dell’Ue, in collaborazione con la Commissione europea, ha convocato per questa sera una riunione del meccanismo del Consiglio Ue di risposta alle crisi (Ipcr) per coordinare le misure di sostegno europee dopo il terremoto in Turchia e Siria.

17:15  Sono state localizzate oltre 200 repliche dopo la scossa di terremoto principale  in Turchia pari a magnitudo 7.9 avvertita alle 02:17 ore italiane (04:17 locali). Lo rende noto l’Ingv.  Sempre secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il terremoto della notte scorsa “è causato dall’attivazione di una faglia trascorrente a bassa profondità. L’evento ha, infatti, rotto una faglia laterale sinistra quasi verticale ad orientamento nordest-sudovest (faglia Est Anatolica) o una faglia laterale destra ad orientamento sudest-nordovest (faglia del Mar Morto). In base alla magnitudo del terremoto si può stimare che la rottura abbia interessato una porzione della faglia lunga circa 190 km e larga circa 25 km”.

16:59  L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria all’inizio della riunione in cui si discutono le priorità per il 2023. Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha assicurato che le Nazioni Unite sono pronte a sostenere gli sforzi di risposta all’emergenza in Turchia e Siria. “Sono profondamente rattristato dalla notizia del devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria e porgo le mie condoglianze alle famiglie delle vittime”, ha scritto in un tweet.

16:42 Aggiornato il drammatico bilancio dei morti e dei feriti causati dalle scosse di terremoto in Turchia. Secondo quanto comunicato vicepresidente turco, Fuat Oktay, il sisma ha causato finora 1.541 morti accertati e 9.733 feriti.

16:28 Mosca annuncia invio di squadre di soccorso russe in Turchia. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino dopo una conversazione telefonica tra i due capi di Stato.

16:20 Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha ordinato l’invio in Turchia di una squadra della Protezione civile per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso di persone colpite del terremoto. Il ministro dell’interno algerino Ibrahim Merad ha spiegato che domani una squadra simile sarà inviata in Siria.

16:07 In partenza dalla Spagna due team specializzati in operazioni di ricerca e soccorso in situazioni di calamità per raggiungere la Turchia. Si tratta di due squadre. Una da 50 persone dell’Unità militare d’emergenza e una da 35 persone dell’Unità speciale d’emergenza e risposta immediata della Comunità di Madrid.

15:58 Continua a salire drammaticamente ad oltre 2.300 morti il bilancio provvisorio dei morti per il terremoto. Sono 810 i morti del sisma nella sola Siria, che si aggiungono a circa 1.500 in Turchia. I feriti nella sola Turchia sono almeno 7.600 mentre in Siria sono oltre 1.280.

15:53 Caschi Bianchi: “Centinaia di famiglie sotto le macerie”. Il bilancio delle vittime del terremoto è destinato ad aumentare per la presenza di centinaia di famiglie sotto le macerie: lo hanno anticipato i Caschi Bianchi, organizzazione non governativa di protezione civile siriana impegnata sul campo.

15:30  “La situazione ad Aleppo è drammatica, i palazzi crollati, le macerie che rendono le strade non percorribili, la gente terrorizzata e infreddolita ha bisogno di tutto. Il terremoto è una crisi arrivata dopo tutte le altre che affliggono la Siria, non ultima l’epidemia di colera”. A raccontare la situazione è Filippo Agostino, coordinatore dei progetti della Fondazione Avsi in Siria. Si trova ad Aleppo e parla di una città in ginocchio. “La popolazione ha bisogno di coperte, vestiti, pasti caldi, perché ha abbandonato le case senza portare via nulla. Sono già stati allestiti 17 centri di raccolta per cercare di tenere al caldo le persone, qui piove a dirotto, siamo sotto zero e la notte si avvicina. Nonostante ciò per la paura c’è gente disposta a dormire in tenda nei parchi della città, pur di non rientrare a casa con le scosse che si susseguono”, ha aggiunto.

15:12 Le scuole rimarranno chiuse in Turchia fino al 13 febbraio prossimo, in seguito al sisma che ha colpito il sud della Turchia questa notte. Lo ha reso noto il ministro delle Pubblica Istruzione, Mahmut Ozer. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito il sisma d magnitudo 7.7, “il peggiore che ha colpito la Turchia dal 1938”.

14:55 In Turchia sono almeno 2.824 gli edifici crollati per il sisma. Il governo turco fa sapere in una nota che “finora è giunta la segnalazione di un totale di 2.824 edifici crollati” per il violentissimo terremoto che ha colpito le zone tra la Turchia e la Siria.

14:50 Squadre dei vigili del fuoco partite dall’Italia per la Turchia, l’annuncio del ministro degli Esteri Antonio Tajani , “La Turchia ha accettato l’aiuto del team di ricerca e soccorso italiano dei vigili del fuoco. Alle 14.15 è partita la squadra di ricognizione della nostra Protezione Civile. A breve partirà anche quella operativa di soccorso. L’Italia si contraddistingue sempre per la sua solidarietà”.

14:45 Putin parla con Assad: squadre di soccorritori russi partiranno quindi nelle prossime ore alla volta del Paese mediorientale. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino. Entro oggi Putin ha in programma una telefonata anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per offrire aiuti anche ad Ankara.

14:41  Il bilancio attuale conta 1121 morti in Turchia, 403 in Siria nelle aree controllate dal governo di Damasco e quelle dell’amministrazione autonoma del Nord-Est, 380 nei territori siriani occupati dalla Turchia o sotto il controllo delle milizie sunnite. I feriti sono rispettivamente 7.634, 1284 e oltre 1000. In totale dunque si ha conferma di 1904 morti e circa 10.000 feriti.

14:05 Due telegrammi inviati, a nome del Papa, dal cardinale Pietro Parolin ai nunzi apostolici in Turchia e in Siria, mons. Marek Solczynski e card. Mario Zenari. Papa Francesco è rimasto “profondamente addolorato per l’ingente perdita di vite” provocata dal terremoto nella zona del sud-est della Turchia, assicurando a tutti i colpiti “la sua vicinanza spirituale”. E oltre alla sua “vicinanza” e al suo “cordoglio”, esprime incoraggiamento al personale di soccorso.

13:44 Un ulteriore violento terremoto – di magnitudo 6.0 – ha scosso di nuovo il centro-sud della Turchia: è quanto emerge dal sito dell’Istituto geofisico statunitense USGS. Epicentro della nuova scossa a 5 km a nord-est di Goksun, nella provincia di Kahramanmaras.

13.02 Secondo la Cnn, il numero di morti nei due Paesi ora è di 1.504.

09:59 L’allarme, poi rientrato dopo la nota della protezione civile, per un’eventuale onda anomala provocata dal terremoto in Turchia stamattina ha svegliato anche gli abitanti di Marinella di Selinunte nel trapanese. Gli agenti della Polizia Municipale di Castelvetrano, a partire dalle ore 5, hanno iniziato a girare con le pattuglie e le sirene accese per le vie della borgata, invitando tutti a lasciare le proprie case. Alcuni residenti si sono subito messi in movimento con le vetture verso Partanna che si trova in collina; altri, invece, avendo appreso dalla tv che l’allarme della Protezione civile si era ridimensionato, sono rimasti a casa.

09:04 Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) ha diffuso una nota per comunicare la fine dell’allerta rosso sulle coste della Sicilia orientale legato all’allarme Tsunami, dopo il sisma in Turchia. “I dati mareografici e le valutazioni – si legge in una nota del Drpc indicano che l’allerta è concluso. Non si attendono ulteriori onde di maremoto. Si segnala comunque che potrebbero persistere per parecchie ore correnti anomale di assestamento del livello del mare“.

08:22 Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale del Vigili del fuoco ad intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c’è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l’Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare“. Così Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile. “I team – ha aggiunto – sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso“.

07: 26 Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30.

07:16 È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30, a seguito dell’allerta del Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. Lo comunica Fs.

 

STOP CAUTELATIVO ALLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

07:09 Si ferma a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all’alta Italia a seguito dell’allerta diramata dal Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. Lo comunica Fs. In conseguenza allo stop cautelativo potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.

ALLARME TSUNAMI

06:28 L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri.
Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane.
Lo afferma il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma Il Drpc Sicilia, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei comuni costieri.
L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo intorno alle 6:35 e poi raggiungerà tutte le coste dell’isola. Ai sindaci è stato raccomandato l’avviso alla popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali e la preparazione per eventuale allontanamento. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione.

LA RICOSTRUZIONE

Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17.
In un comunicato, la Protezione civile “raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”. “Il maremoto – spiega la nota della Protezione civile – consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua.
L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza – viene sottolineato nel comunicato – può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti”.
“Il Dipartimento della Protezione civile, in raccordo con l’Ingv, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le strutture del Servizio nazionale di protezione civile (Snpc), continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento”, conclude la nota.

05:30 A seguito del terremoto di magnitudo  7.9 avvenuto fra Siria e Turchia l’Ingv ha emesso un’allerta tsunami informando che l’onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina.
A seguire l’onda potrebbe impattare su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo.
Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia “invita i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione”.

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