Dei 1.073 siti presenti sulla lista dell’Unesco l’Italia è il paese che ne conta, in totale, il maggior numero, pari a 53. Di questi, 7 sono in Sicilia, ovvero più del 13% dei siti nazionali. Nell’ottica di un’ulteriore promozione e valorizzazione di questi ultimi, per la prima volta, i responsabili dei siti Unesco siciliani si siederanno ad un tavolo con le Istituzioni siciliane e con chi si occupa di valorizzazione.
Lo spunto l’hanno offerto la Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, il Comitato di Pilotaggio del sito Unesco arabo-normanno e la Fondazione per l’Arte e la Cultura “Lauro Chiazzese” organizzando il convegno “Patrimoni culturali e naturali. Siti Unesco: buone pratiche e governance”.
L’incontro si svolgerà venerdì 19 gennaio, dalle 9 alle 14, a Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia.
Nel patrimonio siciliano, immenso e assolutamente unico per tipologia e caratteristiche, si trovano siti archeologici come la Valle dei Templi di Agrigento, il più “anziano”, nato nel 1997, o la Villa del Casale di Piazza Armerina; e ancora luoghi naturali come l’Etna o le isole Eolie, gli itinerari come quello della Val di Noto, il cuore antico di Siracusa o il percorso arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, ultimo aggiunto alla lista.
Beni che raccontano un’isola dalle mille sfaccettature, passata sotto più dominazioni, che ha visto alternarsi re normanni e viceré spagnoli, che ieri parlava arabo e oggi difende chi arriva sulle sue coste.
Il convegno si aprirà con gli interventi del sindaco Leoluca Orlando, nella sua qualità di presidente del Comitato di pilotaggio del sito Unesco Arabo-normanno; del presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Vittorio Sgarbi; di Gianni Puglisi, presidente onorario CNIU (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) e presidente della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia.
Coordinerà i lavori, Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana Unesco, che avranno, tra gli altri, l’obiettivo di approvare una dichiarazione programmatica comune per la valorizzazione di tutti i siti Unesco siciliani.
Interverranno, inoltre, Aurelio Angelini, Antonio Purpura, Sebastiano Tusa; Giuseppe Parello per la Valle dei Templi, Marisa Mazzaglia per il Parco Etna, Fabio Granata per il Distretto turistico Sudest (Val di Noto e Siracusa), Maria Amalia Mastelloni per le Isole Eolie.
E ancora Caterina Greco (CRicd Regione Sicilia); Laura Anello, presidente de “Le Vie dei Tesori”; l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano; Maria Andaloro (Università della Tuscia); Maria Pia Blandano (Liceo Musicale Regina Margherita); Francesco Cancellieri (Osservatorio regionale qualità del paesaggio); Letizia Casuccio (direttore COOPCulture); Natale Giordano (ICCN | Inter-City Cultural Network per la salvaguardia del patrimonio immateriale; Vera Greco (Parco archeologico Naxos); Paolo Patanè (CUNES | Coordinamento dei Comuni Unesco Sicilia); Francesca Spatafora, a capo del polo archeologico regionale di Palermo e Marcello Troia, coordinatore scientifico – Rocca di Cerere Unesco Global Geopark.