Salgono a 714 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia, 52 in più rispetto a una settimana fa, di questi 194 sono collegati a viaggi all’estero. A Cuba, muore un italiano di 50 anni che, secondo le autorità locali, sarebbe deceduto per complicanze dovute alla malattia.
A dichiararlo, il Ministero della Salute cubano. Il turista italiano sarebbe anche il primo caso di vaiolo delle scimmie registrato nell’isola. L’uomo, originario di Pescara, era comandante dei carabinieri e prestava servizio in un comune in provincia Venezia
“Il paziente, che si trovava in condizioni critiche instabili dal 18 agosto, è morto la sera del 21 agosto”, ha dichiarato il ministero della Salute cubano in un comunicato. Il 50enne italiano era arrivato a Cuba il 15 agosto ed è stato ricoverato in ospedale tre giorni dopo, ha aggiunto il ministero. “Il rapporto dell’autopsia effettuata presso l’Istituto di Medicina Legale conclude che la morte è stata causata da sepsi dovuta a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi”, si legge.
Dopo le analisi, il ministero ha escluso altre patologie infettive nel paziente. L’italiano alloggiava in una casa in affitto e aveva visitato diverse località nell’ovest del Paese. Mercoledì ha accusato “sintomi generali” di malessere e, poiché persistevano, giovedì si è recato da un medico. È stato trasportato d’urgenza in ospedale dopo aver subito un arresto cardiaco dal quale si è poi ripreso. Secondo il ministero, le persone che hanno avuto contatti con l’uomo, che sono in isolamento, sono attualmente asintomatiche.
L’ambasciata italiana a L’Avana, in raccordo con la Farnesina, si sta occupando di dare massima assistenza ai familiari.
“La notizia di ieri del primo decesso tra i casi italiani di vaiolo delle scimmie, un nostro connazionale deceduto a Cuba, non deve allarmare la popolazione. Salvo casi eccezionali, la malattia decorre in modo benigno, senza complicanze gravi, con la guarigione che sopraggiunge dopo 2-3 settimane“. Lo afferma il direttore Generale dello Spallanzani, Francesco Vaia.
Intanto, l’infezione continua a colpire anche l’ Italia. Il contagio riguarda quasi esclusivamente i maschi che rappresentano la quasi totalità dei casi (704). L’età mediana è 37 anni. Non sono riportati decessi nel nostro Paese.
Questi i dati dell’ultimo bollettino sul Vaiolo delle scimmie del ministero della Salute.
Tra le Regioni, il maggior numero di casi (308) si è verificato in Lombardia; seguono Lazio (128), Emilia Romagna (73), Veneto (48). Solo Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Val d’Aosta non hanno riportato contagi.
Il numero di contagi settimanali è in crescita in Lombardia, dove si sono registrati 11 casi in più rispetto alla scorsa settimana. Tre casi in più nel Lazio e in Toscana (dove si contano, rispettivamente, 128 e 36 contagi dall’inizio dell’epidemia), 2 in più in Campania (31) e Puglia (16). Un nuovo caso in Emilia-Romagna (73), Liguria (16), Marche (5), PA di Trento (4). Stabili i casi in Veneto (48), Piemonte (26), Friuli Venezia Giulia (11), Sicilia (5), Sardegna (4), Abruzzo (2), PA di Bolzano (1). Intanto, nel mondo, il numero complessivo di casi è prossimo ai 43mila (42.954), secondo il portale attivato dai Centers for Disease Control and Prevention che pubblica in tempo reale gli aggiornamenti forniti dalle autorità nazionali. Sono 95 i Paesi coinvolti fino a oggi.
Il maggior numero di contagi (15.432) si è verificato negli Stati Uniti. Seguono Spagna (6.119), Brasile (3.450), Germania (3.295), Regno Unito (3.081), Francia (2.889). Ammontano a 12 i decessi riportati fino a oggi: 4 in Nigeria, 2 in Spagna e Repubblica Centrafricana, 1, rispettivamente, in Ghana, India, Brasile, Ecuador.