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Spaccio di droga ed estorsioni a Partinico, nove arresti CLICCA PER IL VIDEO

martedì 22 Marzo 2022

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Alle prime ore di questa mattina, i Carabinieri di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 11 indagati (di cui 9 destinatari della custodia cautelare in carcere e 2 dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza).

Secondo l’ipotesi accusatoria, contenuta nel provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, sarebbero ritenuti responsabili, a vario titolo, dispaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’operazione è avvenuta tra Balestrate, in provincia di Palermo, Alcamo (Tp), Custonaci (To) e Giaveno (To).L’indagine, condotta dal mese di marzo 2019 al mese di settembre 2020, è scaturita da un incendio doloso che aveva interessato uno stabilimento balneare di Balestrate (Pa). L’attività investigativa ha consentito di far emergere la presenza, nel territorio balestratese e nei Comuni limitrofi, di due gruppi criminali attivi nell’approvvigionamento e nella commercializzazione di sostanze stupefacenti. Tali gruppi, avrebbero gravitato attorno alle figure di due degli odierni indagati, che, in concorso con gli altri soggetti destinatari del provvedimento cautelare, sarebbero stati operativi uno nello spaccio di cocaina e l’altro nello spaccio di marijuana e altre droghe.Gli indagati, inoltre, avrebbero utilizzato anche un linguaggio criptico per comunicare tra loro cessioni e forniture di sostanze stupefacenti nel vano tentativo di eludere le captazioni telefoniche o ambientali. I militari dell’arma hanno documentato un episodio anche di natura estorsiva: reiterate minacce da parte di uno degli indagati nei confronti di un uomo, al fine di costringerlo a saldare un debito maturato per l’acquisto di alcune dosi di stupefacente.Le attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, avevano già portato, nel febbraio 2020, all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno degli odierni indagati, il quale, sulla base delle risultanze investigative e in concorso con soggetti terzi avrebbe pianificato un’azione di fuoco in pregiudizio di un uomo, debitore nei suoi confronti di una somma di circa 45.000 euro, quale corrispettivo per l’acquisto di 1 kg di cocaina.

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