E’ stato bloccato all’alba dall’irruzione dei reparti speciali dei carabinieri nella caserma di Asso, a Como, dopo una notte di trattative, il brigadiere Antonio Milia. Si era asserragliato dal tardo pomeriggio di ieri, quando ha sparato con la pistola d’ordinanza al comandante, il luogotenente Doriano Furceri, trovato morto all’interno della stazione.
Doriano Furceri, 58 anni, era originario di Palermo, anche se prestava servizio al Nord da molti anni. Era sposato e con tre figli. “Prima di arrivare nel Comasco il sottufficiale ucciso aveva prestato servizio per alcuni anni a Bellano – si legge su Ansa.it – da dove era stato spostato per incompatibilità ambientale. Nel centro storico della località sulla sponda orientale del lago di Como erano comparse alcune scritte contro il militare”.
Il brigadiere è accusato di omicidio e del tentato omicidio di un militare del Gis, che ha colpito con un proiettile a un ginocchio nelle fasi concitate dell’irruzione.
Il blitz poco prima delle 6 di questa mattina, dopo che per quasi dodici ore un mediatore dell’Arma aveva cercato invano di convincere ad arrendersi Milia, armato e asserragliato dietro la porta blindata della caserma, dove sono state liberate dopo ore di angoscia anche una donna carabiniere, che si trovava in una camerata della caserma, e le famiglie degli altri militari, comunque mai in pericolo.
Il brigadiere verrà interrogato già nelle prossime ore per consentire agli inquirenti di far luce sui motivi del suo gesto.