“Il nostro sistema vede tre gradi di giudizio e ancora una volta i tre gradi confermano la bontà del nostro sistema. La sentenza di appello, dal punto di vista delle garanzie, conferma l’importanza del sistema costituzionale che esiste nel nostro paese”. Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia rispondendo a una domanda in merito alla sentenza sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
“Dal punto di vista dell’antimafia – ha spiegato – la sentenza determina esclusivamente un’indicazione sull’interpretazione ma quel che l’antimafia ha sviluppato è stata la ricostruzione di un percorso, quindi i comportamenti che sono stati posti in essere, i collegamenti che ci sono stati con i vertici mafiosi, tutto ciò che è riportato nella sentenza di primo grado e che è stato verificato nel corso della sentenza di secondo grado. La valutazione sulla sussistenza del reato ha riguardato l’aspetto psicologico di coloro che hanno operato“.
Per De Raho “si sta ricostruendo un percorso che tende soprattutto a porre in luce se vi sono state collaborazioni da alcune parti dello Stato. E’ evidente – ha aggiunto – che sono indagini che si sviluppano e vengono sottoposte alla valutazione del giudice“.