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“In una situazione di grave crisi economica, gli stipendi già dignitosi non devono essere aumentati. e su questo credo di poter dire che gli assessori del governo la pensano allo stesso modo”.
Non poteva essere più esplicito Nello Musumeci che, incontrando i giornalisti per il consueto brindisi di fine anno, attorniato da alcuni assessori del suo governo, lo ha voluto ricordare in maniera chiara, non aggiungendo altro al tema del contendere degli ultimi giorni, nato dalle affermazioni di Miccichè.
Il governatore ha aggiunto che la Sicilia che si aspetta risultati immediati dovrà attendere almeno due anni, prima di poter vedere una ripartenza.
Musumeci parla di “operazione verità” sui conti della Regione che verrà resa nota ai primi di gennaio nel corso di una conferenza stampa: “Sapevamo già di trovare le macerie, ci vorranno almeno due anni per rimuoverle. Nessuno si aspetti risultati immediati, né la stampa né i cittadini perché la loro attesa sarà delusa, quello che possiamo fare è dare piccoli segnali.Siamo nella fase conclusiva dell’opera di ricognizione del bilancio e della finanza della Regione portato avanti dal comitato dei saggi. Sono dati allarmanti che però non ci scoraggiano, li renderemo noti ai primi dell’anno”.
Per Musumeci, uno dei primi passi da compiere, riguarderà la rotazione dei dirigenti regionali, la burocrazia nei confronti della quale il governatore siciliano garantisce che “non ci sarà alcuna penalizzazione”. E specifica: “la rotazione è un atto di trasparenza che consente ai direttori di trovare nuova lena e nuovo entusiasmo. Speriamo che le fasce intermedie del personale avranno la piena consapevolezza che il clima è cambiato”
Per il resto, il pensiero di Musumeci è agile e veloce, ma non vuole entrare in profondità e dettagli sui singoli argomenti. L’agenda di gennaio prevede gli incontri l’otto gennaio con i rettori delle università siciliane e il 15 gennaio con i nuovi prefetti, mentre sull’uscita di scena di Figuccia dopo la polemica di quest’ultimo nei confronti del presidente dell’Ars, Musumeci ha liquidato tutto in poche battute: “Non c’è alcuna crisi politica, naturalmente per le dimissioni dell’assessore Vincenzo Figuccia, anche perché il suo partito, l’Udc, ha confermato la fiducia alla maggioranza. Bisogna solo avere rispetto. Figuccia ha deciso di lasciare il ruolo con una lettera carica di umanità”.
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