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La nota

Stop alle attività in ore e giorni più caldi. Schifani: “Un’ordinanza per tutelare la salute degli addetti più a rischio”

mercoledì 17 Luglio 2024
Renato Schifani

Divieto di lavoro in Sicilia nelle ore e nei giorni più caldi per alcuni settori a rischio. È quanto prevede un’ordinanza urgente firmata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, valida con efficacia immediata, e fino al 31 agosto 2024, per gli addetti nei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini che svolgono attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole.

Si tratta di un provvedimento urgente – spiega il presidente Schifani – che ho assunto in piena autonomia per tutelare la salute dei lavoratori più esposti al sole in questa fase in cui la Sicilia è interessata da un’eccezionale ondata di caldo, con temperature elevate e alto tasso di umidità. Per chi opera in queste condizioni in ambienti esterni i rischi sono elevatissimi: gli effetti dei colpi di calore possono anche essere letali“.
L’ordinanza, in particolare, prevede che su tutto il territorio siciliano, dalle 12,30 alle 16 vengano sospese le attività nei giorni in cui la mappa dell’Inail (pubblicata sul sito Worklimate) segnali un rischio “alto”. Per quanto riguarda le operazioni di pubblica utilità, i datori di lavoro dovranno adottare misure organizzative per salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi essenziali.
“Finalmente il presidente della Regione, Renato Schifani, ci ha ascoltati ed è stata firmata l’ordinanza che vieta il lavoro in Sicilia nelle ore e nei giorni più caldi. Cgil e Uil la chiedevano da troppo tempo e molte sono state in queste settimane le iniziative di protesta a sostegno della richiesta di una misura specifica a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Era anche in programma un sit- in venerdì 19 luglio davanti alla Presidenza della Regione per protestare contro i ritardi in merito. Prendiamo atto di questo intervento e restiamo comunque vigili affinché le regole vengano rispettate”. Così i segretari di Cgil Sicilia, Alfio Mannino e Francesco Lucchesi, e della Uil Sicilia, Luisella Lionti e Ignazio Baudo, che aggiungono: “Adesso e’ necessario che venga definito il protocollo per disciplinare compiutamente la materia: resta questa per noi una questione fondamentale. Così come lo è il fatto che riparta il confronto su sicurezza e salute sul lavoro”.
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