Nuovi ostacoli sul cammino del progetto per ampliare il cimitero dei Rotoli di Palermo. Problemi evidenziati dalle risposte fornite dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Giusy Savarino durante l’ultima seduta della IV Commissione dell’Ars. Momento nel quale l’esponente della Giunta Schifani ha risposto alle interrogazioni poste dal deputato regionale del M5S Adriano Varrica. Una seduta nella quale l’attenzione si è centrata sul futuro dell’area dell’ex Edil Pomice. Un enorme spazio limitrofo alla borgata di Vergine Maria e sul quale si dovrebbero realizzare due opere: un’isola ecologica e un parcheggio da 60 posti. Ma su entrambi i progetti sono sorte alcune criticità.
Ampliamento del cimitero dei Rotoli, il dibattito all’Ars
Partendo dall’isola ecologica, l’assessore Savarino ha ribadito la validità delle precedenti determinazioni della Regione basate su quanto espresso dalla Soprintendenza dei Beni Culturali a maggio 2024. Un parere nel quale la dirigente Selima Giuliano poneva delle perplessità rispetto sia all’abbattimento di parte del muro del cimitero acattolico che per la creazione di un’isola ecologica all’interno dell’area dell’ex Edil Pomice. Durante la seduta della IV Commissione del 13 maggio 2025, l’esponente di Fratelli d’Italia ha rilevato che “anche le prescrizioni della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, di cui al citato parere n. 8843 del 6 maggio 2025 (che fa parte integrante del decreto), in merito al diniego di realizzazione dell’isola ecologica, evidenziate nell’interrogazione in argomento, sono approvate con il D.D.G. n. 521/2025 e quindi si intendono pienamente vigenti“.
Un pacchetto di interventi che prevedeva anche la realizzazione di un parcheggio da 60 posti all’interno della struttura. Solo che, anche su quest’ultimo aspetto, dalla Soprintendenza si chiedono ulteriori approfondimenti. Ciò in particolare sull’abbattimento di un muro storico presente sul lato di via Morici necessario a realizzare un accesso pedonale ai futuri stalli per le auto. Un muro che dà però su una strada molta piccola che collega la parte interna del quartiere a piazza Bordonaro. Fatto che rende problematico l’accesso dei mezzi. Una questione più volte sottolineata dai residenti, i quali hanno chiesto il ricorso ad una forma progettuale alternativa, con un accesso su via Vergine Maria.
Nel parere espresso il 2 maggio 2025, la Soprintendente Selima Giuliano “ritiene necessario chiedere la sospensione dell’approvazione della completa dismissione del muro di delimitazione della via Morici a Falde, che si diparte dal muro di confine del Cimitero monumentale di Santa Maria dei Rotoli, ortogonale a questo, e che risulterebbe già presente in aerofotogrammetria ERAS del 1953, e quindi realizzato da oltre 70 anni, nonché ricadente in un’area pubblica a confine di una proprietà comunale“. Disposizione alle quale, fanno sapere dal Comune di Palermo, gli uffici si atterranno. Posto che il progetto per la realizzazione del parcheggio andrà comunque avanti.
Varrica: “All’ex Edil Pomice non ci sarà nessuna isola ecologica”
Soddisfatto del risultato raggiunto il deputato regionale del M5S Adriano Varrica. “Grazie alle nostre interrogazioni abbiamo chiarito definitivamente che nell’area ex Edil pomice non verrà installata alcuna cella frigo né verranno stoccati i rifiuti cimiteriali, così come non verrà fatto alcun passaggio nel muro di confine col cimitero acattolico. Con un lavoro costante di ascolto della borgata stiamo cercando di porre rimedio al progetto frettoloso e poco utile presentato dal Commissario Lagalla. Permane sempre il problema legato alla fattibilità di quest’opera in termini di mobilità della via Morici“.
“Prendiamo atto – aggiunge Varrica – della nota di inizio maggio da parte della Soprintendenza, messa agli atti dall’Assessore regionale, che chiede di sospendere il decreto di approvazione fino al completamento delle verifiche e dell’iter burocratico sul muro di via Morici, al fine di comprendere se debba essere o meno abbattuto. Sul punto avevamo chiesto un approfondimento ai cui esiti ci rimetteremo. Siamo sempre convinti che se Lagalla avesse avuto un approccio di apertura e concertazione nei confronti della borgata di Vergine Maria non ci troveremmo in questa situazione“.